Elio Guerriero: differenze tra le versioni

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*Di suo pugno [[Adrienne von Speyr|Adrienne]] scrisse relativamente poco. L'opera più significativa, benché incompleta, è l'autobiografia, ''[[Adrienne von Speyr#Dalla mia vita|Dalla mia vita]]'' [...]. Con stile piacevole, anche se a tratti prolisso, l'autrice narra i primi anni della sua vita, descrive l'ambiente familiare, la religiosità liberal protestante, rigorosamente privata dei genitori, si sforza di esporre con obiettività le difficoltà con la mamma, le sue aspirazioni alla concezione cattolica del cristianesimo. (pp. 119-120)
*L'opera maggiore di Adrienne von Speyr è il commento in quattro volumi al vangelo di Giovanni {{NDR|''[[Adrienne von Speyr#San Giovanni|San Giovanni: esposizione contemplativa del suo Vangelo]]''}}. [...] la Von Speyr riconosce a Giovanni quella vicinanza al cuore di Gesù che permette all'apostolo evangelista [...] di rivelare come nessun altro il mondo di Dio. L'esposizione contemplativa del vangelo di Giovanni è, dunque, per l'autrice la via più certa per consentire al cristiano di addentrarsi nei misteri di Dio. (pp. 121-122)
*''[[Adrienne von Speyr#Esperienza di preghiera|Esperienza di preghiera]]'' [...], come dice lo stesso titolo, ha un carattere più personale {{NDR|rispetto a ''[[Adrienne von Speyr#Il mondo della preghiera|Il mondo della preghiera]]''}}. Adrienne vi presenta in qualche modo il proprio atteggiamento di preghiera, da cui risulta che il confine con l'aldilà non è lontano, bensì presente in noi. (p. 125)
*Adrienne era giunta al cattolicesimo per il desiderio di una vera confessione sacramentale. Da convertita, dedicò dunque grande attenzione a questo sacramento, che, in continuazione dell'atteggiamento di preghiera, rappresenta per lei la completa trasparenza di fronte a Dio, la perfetta nudità dell'uomo davanti a Dio. ''[[Adrienne von Speyr#La confessione|La confessione]]'' è dunque uno dei libri più arditi e originali di Adrienne. (pp. 125-126)
*''[[Adrienne von Speyr#L'ancella del Signore|L'ancella del Signore]]'' è il primo libro con il nome di Adrienne [...]. Esso mette in risalto il sì obbediente della Vergine nel quale confluiscono l'amore di [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] e l'obbedienza di [[Ignazio di Loyola|Ignazio]]. Il ruolo di ''[[Adrienne von Speyr#Maria nella redenzione|Maria nella redenzione]]'' è quello del sì puro che getta tutta la luce sul Signore; nessun accenno a se stessa, alla sua missione, tutto il peso è su Dio e la sua volontà: pura trasparenza. Dalla disponibilità di Maria alla disponibilità del credente, alla disponibilità della Chiesa. Per questo Maria sta sempre davanti alla Chiesa come il modello cui tendere [...]. (p. 126)