Hans Urs von Balthasar: differenze tra le versioni

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*Adrienne, la dottoressa, usa con preferenza la parola della perfetta nudità davanti a Dio. Il peccatore si nasconde – la foglia di fico di Adamo, la teologia, esposta in modo profondo dai Padri della Chiesa, "delle tuniche di pelle di animale" –, colui che è pentito ritornando a Dio scopre se stesso: nella [[confessione]]. Una delle opere centrali di Adrienne è il libro ''[[Adrienne von Speyr#La confessione|Die Beichte]]'' [...]. (p. 34)
*Tutta la mistica di Adrienne ha la sua collocazione nell'obbedienza cristologica (e quindi soteriologica), che è – corrispondente all'antica tradizione teologica – la rivelazione umana dell'amore eterno del Figlio divino verso l'eterno Padre, il quale lo ha generato dall'eternità per amore. (p. 36)
*''[[Adrienne von Speyr#Il mondo della preghiera|Die Welt des Gebets]]'' [...], una delle maggiori opere, inizia con un capitolo coraggioso su "La preghiera nella Trinità". Ogni persona divina vede nell'altra Dio, colui che è sempre maggiore al di sopra di ogni definitivo comprendere, degno di un'adorazione eterna. Così il "dialogo" trinitario assume la forma di preghiera originaria, a cui partecipa ogni preghiera nel mondo, nella cui atmosfera si deve inserire; può essere adorazione, ringraziamento o domanda: per tutto ciò, il prototipo si trova nel dialogo trinitario. Come [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] e [[Ignazio di Loyola|Ignazio]], come [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]] o i Padri greci, Adrienne è sopraffatta e come posseduta dal pensiero che Dio è il "sempre maggiore". Ogni concetto si schianta nella sua pienezza, solo la scialuppa della preghiera ci conduce al di sopra di ogni concetto verso il mare infinito di Dio. (p. 38)
*{{NDR|''[[Adrienne von Speyr#Esperienza di preghiera|Esperienza di preghiera]]''}}, in cui si esperimenta molto della vita intima di preghiera di Adrienne, mostra che i passaggi tra la preghiera "ordinaria" e "mistica" sono spesso fluttuanti, come lo si può accertare anche secondo la dottrina dei Padri e dell'[[Tommaso d'Aquino|Aquinate]] riguardo i doni dello Spirito Santo. (p. 38)
*Adrienne lo sperimenta misticamente con particolare intensità: il reciproco essere-aperti di cielo e terra non è estraneo a nessun vero credente; il libretto ''[[Adrienne von Speyr#Esperienza di preghiera|Gebetserfahrung]]'' [...], in cui si esperimenta molto della vita intima di preghiera di Adrienne, mostra che i passaggi tra la preghiera "ordinaria" e "mistica" sono spesso fluttuanti, come lo si può accertare anche secondo la dottrina dei Padri e dell'[[Tommaso d'Aquino|Aquinate]] riguardo i doni dello Spirito Santo. Che gli accessi al cielo dalla terra siano così numerosi, che l'"aldilà" non sia lontano da noi, ma del tutto presente, è per il nostro tempo un messaggio particolarmente significativo.<br />Per l'uomo si tratta di incontrare nella propria vita il Dio vivo e di resistere allo shock di tale incontro. Egli deve lasciarsi prendere da Dio (di nuovo in un consenso fondamentale) e nascondersi in lui, dare alla [[parola di Dio]] il sovrappeso sulla propria verità e lasciarsi dare il tono da Dio, insieme a tutti i propri affari e preoccupazioni terrene. Allora vive nella preghiera, nella gioia e nella verità. Questo è il tema del libretto: ''[[Adrienne von Speyr#L'uomo di fronte a Dio|Der Mensch vor Gott]]'' [...]. (p. 38)
*Tutta la mistica di Adrienne è interamente trinitaria, nonostante non abbia mai formulato una dottrina astratta della Trinità. (p. 39)
*La [[Passione di Gesù|passione di Cristo]], vista dall'interno, è di una varietà che i testi biblici e le immagini non fanno supporre; ma numerosi mistici lungo i secoli – anche se solo a gocce in confronto con il Figlio di Dio – hanno potuto sperimentare molto della passione e sempre in modo diverso. (p. 39)
*{{NDR|Nel ''[[Adrienne von Speyr#Libro di tutti i santi|Libro di tutti i santi]]''}} Mai un cliché, un luogo comune, una ripetizione. In ciascuno {{NDR|degli schizzi}} è delineato un ritratto limitato, ma inconfondibile. (p. 44)