John Stuart Mill: differenze tra le versioni

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*Il criterio [[utilitarismo|utilitaristico]] della buona condotta non è la felicità personale di chi agisce, ma la felicità di tutti gli interessati. Tra la felicità propria e quella degli altri, l'utilitarismo richiede che colui che agisce sia rigo­rosamente imparziale quanto disinteressato e benevolo spettatore. [...] Fare agli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a noi<ref>Cfr. [[Etica della reciprocità]].</ref> ed amare il prossimo come noi stessi costituisce la perfezione ideale della morale utilitaristica. (da ''L'Utilitarismo'', traduzione di Enrico Musacchio, Cappelli, Bologna, 1981, p. 68)
*Il senso del governo rappresentativo è che tutto il popolo o una numerosa parte di esso eserciti, tramite deputati periodicamente eletti, il potere di controllo ultimo che in ogni costituzione deve trovare il suo soggetto. Deve possedere tale potere nella sua pienezza. Deve essere padrone, a suo piacimento, di tutte le funzioni del governo. (da ''Considerazioni sul governo rappresentativo'', p. 82)
*La [[battaglia di Maratona]], anche per la storia inglese, è un evento più importante di quella di Hastings. (da una recensione del 1846 di ''History of Greece'' di [[w:Georg Grote|Georg Grote]], tradotto in Richard Billows, ''Maratona'', p. 12)
*La distribuzione di cariche amministrative il piú estensivamente possibile nella massa popolare costituisce, per il nostro autore, il solo mezzo per renderla atta a un'efficiente partecipazione alla direzione della cosa pubblica. [...] Comunque possano essere strutturate altre costituzioni, il carattere di un popolo sarà, ne siamo persuasi, essenzialmente volgare e servile, ove lo spirito pubblico non venga coltivato grazie a una partecipazione estensiva dei piú agli affari del governo. (da ''Sulla «Democrazia in America»'', pp. 111-3)
*La società ha pieno titolo di abrogare o alterare qualsiasi particolare diritto di proprietà che in base ad adeguata riflessione reputi ostare al bene pubblico. E certamente il terribile atto di accusa che, come abbiamo visto in un capitolo precedente, i socialisti sono stati in grado di montare contro l'attuale ordine economico della società richiede piena considerazione di tutti i mezzi attraverso i quali l'istituzione della proprietà privata possa essere fatta funzionare in maniera più proficua per quella ampia porzione della società che attualmente beneficia in minima parte dei suoi diretti vantaggi. (citato in Paul Ginsborg, ''La democrazia che non c'è'', Einaudi, 2006, p. 150)