Norberto Bobbio: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Norberto Bobbio==
*{{NDR|L'[[aborto]]}} È un problema molto difficile, è il classico problema nel quale ci si trova di fronte a un conflitto di diritti e di doveri. […] Innanzitutto il diritto fondamentale del concepito, quel diritto di nascita sul quale, secondo me, non si può transigere. È lo stesso diritto in nome del quale sono contrario alla pena di morte. Si può parlare di depenalizzazione dell'aborto, ma non si può essere moralmente indifferenti di fronte all'aborto. (dall'intervista di Giulio Nascimbeni, ''Bobbio: ecco perché sono contro l'aborto'', ''Corriere della sera'', 8 maggio 1981)
*Arrivai in ritardo a lezione e mi scusai con gli studenti, e dissi: «Avete capito che cosa è successo». Mi ero portato dietro un libro che era uscito poco tempo prima da Einaudi, un bel e grande libro del secolo scorso, di uno scrittore russo, amico di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] {{NDR|e}} di [[Giuseppe GaribladiGaribaldi|Garibaldi]], Alessandro Herzen. Il libro {{NDR|è}} intitolato ''Un vecchio compagno'', ed è una polemica contro i terroristi del tempo. Lessi, come commento all'episodio che ci aveva sconvolto quel giorno {{NDR|l'agguato contro Carlo Casalegno}}, alcune frasi. Una di queste frasi è la seguente: "Con la violenza e col terrore si diffondono le religioni e le politiche, si fondano imperi autocratici e repubbliche inscindibili; con la violenza si può distruggere e sgomberare il posto, ma non si può fare di più". (da ''La notte della Repubblica'', 14 febbraio 1990)
*I problemi sono due: se la guerra sia giusta e se – oltre che giusta – sia efficace. Per quanto riguarda il primo problema la risposta è indubbia: è una guerra giusta perché fondata su un principio fondamentale del diritto internazionale che è quello che giustifica la legittima difesa. Per quel che riguarda invece il secondo punto, l'efficacia, bisogna tener conto di alcune condizioni: la guerra sarà efficace innanzitutto se è vincente, in secondo luogo se è rapida rispetto al tempo e se è limitata rispetto allo spazio, nel senso che sia ristretta al teatro di guerra dell'Iraq. (dall'intervista ''[http://www.youtube.com/watch?v=bn1Aighlif4 1991, Prima Guerra del Golfo - Il parere di Norberto Bobbio e David Maria Turoldo]'', TG3, 15 gennaio 1991)
*Il vecchio vive di ricordi e per i ricordi, ma la sua memoria si affievolisce di giorno in giorno. Il tempo della memoria procede all'inverso di quello reale: tanto più vivi i ricordi che affiorano nella reminiscenza quanto più lontani nel tempo degli eventi. Ma sai anche che ciò che è rimasto, o sei riuscito a scavare in quel pozzo senza fondo, non è che un'infinitesima parte della storia della tua vita. (da ''De senectute e altri scritti autobiografici'', Einaudi)