Elio Guerriero: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Elio Guerriero==
*[...] ''[[Adrienne von Speyr#Le parabole del Signore|Le parabole del Signore]]'' è una delle opere scritturistiche più importanti della [[Adrienne von Speyr|von Speyr]]. La pubblicazione dell'opera era prevista per il 2007, in occasione del quarantesimo della morte della mistica, ma[...] il ritardo nella pubblicazione nulla toglie al valore di un'opera originale e sorprendente. Nelle ''Parabole'' Adrienne ci viene incontro con quella che [[Hans Urs von Balthasar|von Balthasar]] chiama la seconda grazia della mistica: la familiarità con i santi e le realtà celesti. Il risultato è sorprendente. Nel suo commento Adrienne sposta l'accento sulla «pienezza del divino» [...]. Si può vedere qui l'influsso di [[Karl Barth]] con l'insistenza sul primato di Dio e la sua grandezza inavvicinabile e imparagonabile rispetto a ogni realtà terrena. È riconoscibile, però, anche l'influsso di [[Erich Przywara]], che rifletteva sull'''analogia entis'' indispensabile per qualsiasi comprensione del divino perché, come spiegherà von Balthasar, non possiamo capire l'amore di Dio senza avere comprensione alcuna dell'amore. Inoltre si può riconoscere sullo sfondo il desiderio del soprannaturale, la nostalgia dell'eterno di cui scriveva [[Henri de Lubac]] proprio in quegli anni.<ref>Da ''Le parabole e la rivelazione dell'amore di Dio'', in Adrienne von Speyr, ''Le parabole del Signore'', Jaca Book, Milano, 2008, [http://books.google.it/books?id=BpZG9MBnWHwC&pg=PA9 p. 9]. ISBN 978-88-16-30459-8</ref>
*Nella discesa del Sabato Santo agli inferi, cui alla [[Adrienne von Speyr|von Speyr]] è dato di partecipare misticamente, Cristo ha incontrato e sconfitto il peccato, la realtà ostile a Dio e all'uomo cacciata dal mondo. Attraversando questa realtà senza vita né alito di spirito nell'estrema notte dell'obbedienza veramente cadaverica, Gesù porta la croce al di là del peccato, del male del mondo. Di qui la conclusione della von Speyr che raggiunge quella di [[Karl Barth|Barth]] e di [[Origene]]: l'ultima realtà non può essere il no dell'uomo, bensì il sì di Dio. E se l'[[inferno]] è talmente reale da provocare dolore e sofferenza (è dunque assurdo parlare di inesistenza) è anche vero che, avendolo Cristo attraversato e sconfitto con la sua morte obbediente, possiamo fondatamente sperare che esso sia vuoto. È questa la parola forte di [[Hans Urs von Balthasar|von Balthasar]], l'annuncio che egli cercò di trasmettere con un'opera sinfonica ma anche profondamente unitaria.<ref>Da ''Teodramma d'amore'', in [[Hans Urs von Balthasar]], ''La mia opera ed Epilogo'', Jaca Book, Milano, 1994, pp. [http://books.google.it/books?id=-oMsmx3iAUIC&pg=PA12 12]-13. ISBN 88-16-30258-5</ref>
*Padre [[Guido Sommavilla]], letterato e filosofo, morto nel mese di settembre a 87 anni, era anzitutto un gesuita. Di quelli antichi, dalla grande formazione, che potevano occuparsi di politica oppure di paleontologia, mantenevano però salda la loro appartenenza e non mancavano mai di far seguire alla loro firma SI: Societatis Iesu, della Compagnia di Gesù.<ref>Da ''Padre Guido Sommavilla: fede e coraggio'', in ''Letture'', novembre 2007.</ref>
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==''Hans Urs von Balthasar''==
*Di suo pugno [[Adrienne von Speyr|Adrienne]] scrisse relativamente poco. L'opera più significativa, benché incompleta, è l'autobiografia, ''[[Adrienne von Speyr#Dalla mia vita|Dalla mia vita]]'' [...]. Con stile piacevole, anche se a tratti prolisso, l'autrice narra i primi anni della sua vita, descrive l'ambiente familiare, la religiosità liberal protestante, rigorosamente privata dei genitori, si sforza di esporre con obiettività le difficoltà con la mamma, le sue aspirazioni alla concezione cattolica del cristianesimo. (pp. 119-120)
*L'opera maggiore di Adrienne von Speyr è il commento in quattoquattro volumi al vangelo di Giovanni {{NDR|''[[Adrienne von Speyr#San Giovanni|San Giovanni: esposizione contemplativa del suo Vangelo]]''}}. [...] la Von Speyr riconosce a Giovanni quella vicinanza al cuore di Gesù che permette all'apostolo evangelista [...] di rivelare come nessun altro il mondo di Dio. L'esposizione contemplativa del vangelo di Giovanni è, dunque, per l'autrice la via più certa per consentire al cristiano di addentrarsi nei misteri di Dio. (pp. 121-122)
*''[[Adrienne von Speyr#Esperienza di preghiera|Esperienza di preghiera]]'' [...] ha un carattere più personale. Adrienne vi presenta in qualche modo il proprio atteggiamento di preghiera, da cui risulta che il confine con l'aldilà non è lontano, bensì presente in noi. (p. 125)
*Adrienne era giunta al cattolicesimo per il desiderio di una vera confessione sacramentale. Da convertita, dedicò dunque grande attenzione a questo sacramento, che, in continuazione dell'atteggiamento di preghiera, rappresenta per lei la completa trasparenza di fronte a Dio, la perfetta nudità dell'uomo davanti a Dio. ''[[Adrienne von Speyr#La confessione|La confessione]]'' è dunque uno dei libri più arditi e originali di Adrienne. (pp. 125-126)