Vladimir Nabokov: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni: Ho eliminato una citazione incompleta e l'ho sostituita con la citazione originale nella sua interezza (concettuale). Il testo è estrapolato dall'edizione del 1966 di Mondadori Editore.
Riga 35:
*Tra i limiti d'età di nove e quattordici anni non mancano le vergini che a certi ammaliati viaggiatori, i quali hanno due volte o parecchie volte il loro numero di anni, rivelano la propria reale natura: una natura non umana, ma di ninfa (vale a dire, demoniaca). Orbene, io propongo di chiamare "ninfette" queste creature eccezionali.
*Era innamorata di mio padre, e lui ne aveva spensieratamente approfittato in un giorno di pioggia, per poi dimenticarsene al primo raggio di sole.
*So anche che lo choc della morte di Annabelle consolidò la frustrazione di quell'estate da incubo, ne fece un ostacolo permanente frapposto ad ogni nuova avventura sentimentale nel corso dei gelidi anni della mia giovinezza. L'elemento spirituale e l'elemento fisico si erano fusi in noi con una perfezione che deve riuscire incomprensibile ai giovani d'oggi, così positivi e rozzi, la cui intelligenza è così standardizzata. Molto tempo dopo la morte di Annabelle, continuai a sentire i suoi pensieri insinuarsi nei miei. Molto tempo prima di esserci conosciuti, avevamo fatto gli stessi sogni. Raffrontavamo i nostri ricordi e vi trovavamo singolari affinità. Nello stesso mese di giugno dello stesso anno (il 1919), un canarino sperduto era volato nella casa di lei e nella mia, in due Paesi molto lontani. Oh, Lolita, se anche tu mi avessi amato così! (1966)
*La polvere correva e si contorceva sulla precisa lastra di pietra dove, quando avevano sollevato il plaid, mi si era rivelata Charlotte, raggomitolata, gli occhi intatti, le ciglia nere ancora umide e appiccicate, come le tue, Lolita.
*Che invidia avrebbe provato quel tizio libidinoso, chiunque fosse, se avesse saputo che ogni mio nervo era ancora cinto e consacrato della sensazione del suo corpo– il corpo di un demone immortale vestito da bambina.