Isabella Santacroce: differenze tra le versioni

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*La notte non riuscì a dormire. Nascevano proiezioni dai suoi pensieri... Si liberavano dal centro delle pupille per animarle l'anima. Lì dentro appariva. La baciava.
 
== ''Luminal'' ==
 
*A volte penso sia stata la luna a partorirmi tra spasmi di cosce pallide sapientemente allargate tra le stelle proprio in alto. Così appesa sopra un concerto di [[David Bowie]] lei si apriva lasciandomi cadere.<br/>Io sono Demon e la luna è mia madre.<br/>
 
*Ci sono pareti bianche e angeli dalle piccole ali in volo attorno a noi abbracciate nello stesso letto con poca luce e il suo respiro sopra che ascolto stringendola in una delle tante notti-luminal con Davi-dolce accanto che ora avvicina le sue labbra alle mie sussurrandomi saremo amiche per l'eternità.
 
*Così dolce e crudele perdermi anche solo per secondi. Così dolce e crudele. Nel silenzio. Così dolce.
 
*''Davi'': ci troveranno?<br/>''Demon'': no Davi<br/>''Davi'': hai paura?<br/>''Demon'': no Davi<br/>''Davi'': cosa facciamo adesso?<br/>''Demon'': aspettiamo<br/>''Davi'': chi, Demon?<br/>''Demon'': il sole.
 
*''Davi'': hai paura?<br/>''Demon'': di svanire Davi, ho paura di svanire<br/>''Davi'': tienimi così<br/>''Demon'': e tu hai paura?<br/>''Davi'': quando non ci sono fate dai capelli di fata<br/>''Demon'': quando non ci sono né eclissi né canti<br/>''Davi'': ma solo roghi che incendiano costellazioni scintillanti.
 
*Dentro sonni eterni voliamo immortali regine maldestre ora le nostre urla non sono che un canto.
 
* Desdemona si trucca in reggiseno e io le sparo in testa.
 
*Guardo il viso di Davi diventare il mio. E lei diventa specchio. E lei diventa specchio e io mi sdoppio. È solo avvicinarmi al riflesso e accarezzare la mia immagine dai non sincronizzati movimenti. E lei diventa tutta calda e dolce.
 
*Ho conosciuto giorni di famiglia dove mi si diceva cosa mangiare e come sulle gambe di mia madre già mi sentivo inquieta come a presagire un futuro non sinfonico.
 
*In attesa di giochi senza memoria dove vendersi e svendersi e poi dimenticare. Cosa di alta magia non ferirsi mai.
 
*Non voglio più lasciarti perché è già successo tra noi due anni fa per colpa del francese allora tuo boy friend modello C. K. Per gelosia siamo state giorni e giorni lontane disperandoci tanto con quel senso di forte astinenza da spasmi dolorosi piegate nel letto ci siamo pensate sentendo quanto male può fare un qualsiasi distacco. Dipendenza forse.
 
*Ci sentiamo come dio comanda. In vena. Di fare. Del male.
 
*Siamo alla Hauptbahnhof e io mi sento romantica e sola. Sola e romantica. Sai cosa vorrei? Incontrarti qui. Incontrarti e baciarti. Cosa di meglio di un bacio quando ci si sente romantici e soli. Io vorrei di quegli abbracci che sanno di braccia attorno che stringono facendo scivolare lacrime e c'è freddo cane in stazione che non regala brividi d'amore e io vorrei, perché mi sento romantica. Romantica e sola nella Hauptbahnhof veloci sul primo treno saliamo seguite da Toy appena conosciuta.
 
*Sono la regina degli angeli maldestri delle calde notti sole di violini ascoltati. Sono la regina del sottile sentire ansioso di angeli maldestri fragili gelsomini in fiore che passeggiano battendo ritmi che corrono dentro ferendo tremanti cuori in equilibrio sulla linea della mia inquieta lingua. Sono la regina di angeli in attesa di dolce risveglio tra le braccia entriamo un po' respirando piano tra le braccia in attesa di giochi senza memoria dove vendersi e svendersi e poi dimenticare. Cosa d'alta magia non ferirsi mai.
 
*Di rabbia finalmente mi sento. Estemporanea rivolta. Contro il panico. Dei miei movimenti. Telecomandati... E vorrei un frontale che libera. un crash mortale che dissacri il sacro del suo potere. che infranga vetri e dilani corpi. Perché resti solo anima in questo carnale possedersi. E non più odori. Solo poesia di un suicidio collettivo da me voluto. In nome. Di dio.
 
*E il reale è un incubo nel sogno amplificato oltre il dovuto
 
*Sentivo il bisogno di baci di essere baciata tutta
 
*Sentii il delirio delle mie voglie scatenate dall'angoscia riempire gli angoli della stanza..
 
*Le mie labbra le vorresti su di te. Si aprono e ti leccano lasciando gloss trasparente sulla tua pelle... E tanti occhi nei miei così per poco. Ti regalerei la mia lingua per tanti occhi nei miei. Per questo perdermi veloce che riscalda i miei pensieri. Così provo amore.
 
*La bellezza dei muscoli in movimento duplicata dallo specchio in esercizi di stile..dopo il primo bacio simulavo attillando le labbra già consapevole che sarebbero rimaste solo repliche.
 
*Veloci verso casa in [[taxi]] vorrei ammaestrare le [[stelle]] per deciderne il rientro. Ancora un attimo donatemi il vostro ardore sacro microscopici fuochi assorbiti dallo schiarire del resto spegnetevi solo al mio dormire perché io vivo della vostra fiamma che nei [[sogni]] porto in una notte eterna.
 
*Vorrei che tu e io fossimo solo una fantastica foto.
 
*E il suo corpo ora è tuo ma non lo possiedi perché lei è altrove. Si regala una stravagante morte ogni volta che dura il tempo di finire. Una specie di pause per il cuore e l'anima che dura il tempo di finire e c'è ancora vita dopo lo spettacolo, dopo il suo appoggiarsi dolce contro la solita lastra di vetro lasciando che un qualche sconosciuto la penetri da dietro mentre tutti guardano.
 
*I nostri passati sono cosi simili. Sovrapposti le loro linee combaciano perfettamente e c'è musica dentro perfetti primi piani sfocati da persone ferite dalla nascita durante un concerto berlinese di David Bowie a volume d'inferno e una voce ripete perdendosi dimmi che mi ami 100 volte e poi svanisce chiudendo le nostre palpebre che scivolano nel vuoto di stanze senza temperatura né voci, in attesa di risveglio rimaniamo per più di un attimo sognando appena paesi delle meraviglie dove passeggiare con Alice tra fantastici fiori. E ora chiudi gli occhi e prova a immaginare cosa si prova. Ad ascoltare. Look Back In Anger. Cadendo. Nel vuoto.
 
*Sono passati di ricordi che assomigliano a vetri appannati dall'umidità dell'autunno... Possiamo scriverci il nostro nome sopra e annullarli
 
*Gli strumenti toccati nella confusa tensione di pensieri. Arrivavano inconsapevoli del danno. Lastricando sensibile provare. Mi abbandonavo regalandomi, vittimi dalla facile resistenza. Cadevo Precipitando come Alice gli inferi mi accoglievano non sorpresi.
 
== ''Destroy'' ==