Pietro Calogero: differenze tra le versioni

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=== ''Terrore rosso. Dall'autonomia al partito armato'' ===
*Il [[Processo 7 aprile|7 aprile]] non fu per nulla un blitz. Fu invece preceduto da un lungo e mirato lavoro investigativo che si protrasse dagli inizi del 1977 all'aprile 1978. E continuò con ritmo sempre più serrato nel periodo immediatamente successivo all'assassinio dell'onorevole [[Aldo Moro|Moro]] (9 maggio 1978). L'esito infruttuoso della prima inchiesta e l'attentato alla mia abitazione da parte di un'organizzazione palesemente armata mi spinsero a riprendere le indagini per trovare prove più solide. Chiesi ed ottenni di far copia di tutti gli atti dell'istruttoria da poco conclusa e allargai lo studio dei documenti ben oltre l'orizzonte della locale rivista «Autonomia». [...] Diedi avvio così allo studio di centinaia di giornali e riviste, fra cui privilegiai «Potere Operaio» e «Controinformazione», convinto di trovare in essi la maggior parte delle risposte agli interrogativi che mi poneva la ricerca investigativa.
 
*Diedi avvio così allo studio di centinaia di giornali e riviste, fra cui privilegiai «Potere Operaio» e «Controinformazione», convinto di trovare in essi la maggior parte delle risposte agli interrogativi che mi poneva la ricerca investigativa.
 
*La convinzione nasceva da una logica intuizione: in un movimento ad alto tasso di contenuto ideologico, che propagandava sistematicamente la lotta armata contro lo Stato [...], non potevano mancare le analisi e le speculazioni teoriche sul «dominio capitalistico» e sullo «Stato delle multinazionali», la discussione sulle proposte organizzative e sui rapporti con altri gruppi omogenei, l'individuazione delle forme di lotta necessarie per abbattere il sistema, l'analisi e la rivendicazione politica di singoli episodi di violenza, le enunciazioni di programma per il medio e lungo periodo. E intuii anche, simmetricamente, che alla produzione di queste fonti di conoscenza non potevano che essere dediti, almeno in prevalenza, i «maestri», i capi, i dirigenti e gli esponenti più autorevoli delle diverse «anime» del movimento.