Processo 7 aprile: differenze tra le versioni

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*Cosa successe il 7 aprile {{NDR|1979}}? Ci fu una grande retata disposta dall'allora sostituto Procuratore di Padova [[Pietro Calogero]], magistrato, che fece arrestare i più importanti leader dell'Autonomia Operaia in tutta [[Italia]], sostenendo che avevano un progetto comune strategico con le [[Brigate Rosse]] per cercare di sollecitare un'insurrezione, una rivolta, un fenomeno eversivo nei confronti dello Stato italiano, [...] questo è il 7 aprile, Potere Operaio, Autonomia Operaia, Brigate Rosse, connivenze nelle università nei movimenti sindacali, nelle fabbriche, [[Toni Negri]] il più famoso tra gli arrestati di quell'operazione. [...] Il 7 aprile questi signori di Autonomia Operaia ho detto Toni Negri ma c'erano anche Ibesci, Scalzone, Ferrari Bravo, Piperno, le associazioni sovversive, insurrezione armata contro lo Stato, alcuni vennero accusati di avere a che fare anche con il rapimento di [[Aldo Moro|Moro]] di qualche mese prima, si parlò di teorema Calogero che naturalmente ipotizzava che l'Autonomia fosse una specie di cervello che un'organizzazione molto più ampia, Autonomia Operaia Organizzata che poi si esplicitava in varie forme, [...] Toni Negri è stato poi condannato in primo grado a 30 anni e in appello a 17<ref>In realtà la Corte d'Assise d'Appello condannò Negri a 12 anni nel 1987.</ref>, grazie a [[Marco Pannella|Pannella]] è stato eletto parlamentare così si è sottratto alla giustizia per 14 anni latitante in [[Francia]] e poi è rientrato in Italia e ha scontato un pezzettino della pena, Scalzone ha avuto una pena definitiva di 8 anni, altri hanno avuto pene minori, per alcuni le accuse sono cadute, per altri sono rimaste, come sempre nei processi, quindi non era affatto un teorema, era una cosa che poi è stata dimostrata con tanto di sentenze definitive. ([[Marco Travaglio]])
 
*Il [[Processo 7 aprile|7 aprile]] non fu per nulla un blitz. Fu invece preceduto da un lungo e mirato lavoro investigativo che si protrasse dagli inizi del 1977 all'aprile 1978. E continuò con ritmo sempre più serrato nel periodo immediatamente successivo all'assassinio dell'onorevole [[Aldo Moro|Moro]] (9 maggio 1978). L'esito infruttuoso della prima inchiesta e l'attentato alla mia abitazione da parte di un'organizzazione palesemente armata mi spinsero a riprendere le indagini per trovare prove più solide. Chiesi ed ottenni di far copia di tutti gli atti dell'istruttoria da poco conclusa e allargai lo studio dei documenti ben oltre l'orizzonte della locale rivista «Autonomia». [...] Dopo circa un anno di assoluto «silenzio» investigativo e di ricerche «mirate», la perquisizione dello studio dell'architetto Massironi, effettuata il 19 marzo 1979, premiò la nostra previsione e ci fece ritrovare quello che icasticamente fu battezzato con il nome di «archivio Negri»: oltre una decina di grossi faldoni ordinati cronologicamente, contenenti migliaia di documenti politici di primaria importanza per le indagini in corso. Il «7 aprile» nacque in quel momento, per effetto del ritrovamento di quei documenti. ([[Pietro Calogero]])
 
==Note==