E. M. Forster: differenze tra le versioni
→Camera con vista
*«La quantità di gentilezza disponibile è limitata, proprio come è limitata la quantità di luce», continuò George in tono misurato. «Ovunque ci troviamo, noi proiettiamo un'ombra su qualcosa, ed è inutile spostarsi continuamente da un posto all'altro per migliorare le cose, perché l'ombra ci viene dietro. Bisogna scegliere un posto dove non si fa danno, e rimanerci ben saldi, affrontando la luce del sole.» (cap. 15, 1994, p. 139)
*«È perchè la gioventù e l'amore contano intellettualmente.» (cap. 16, 2008, p. 187)
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*Non era il caso di pensare, né di provare dei sentimenti. Lucy smise di cercare di capire sé stessa, e si unì alle vaste schiere degli ottenebrati, che non seguono né il cuore né il cervello, e marciano verso il loro destino sotto l'insegna di una parola d'ordine. Queste schiere sono gremite di persone caritatevoli e pie, che però si sono arrese all'unico nemico che conta veramente – il nemico interiore. Hanno peccato contro la passione e la verità, e ogni loro affannosa rincorsa di una verità sarà vana. Col passare degli anni, diventano oggetto di critiche. La loro carità e la loro pietà mostrano delle crepe, il loro acume diventa cinismo, la loro generosità ipocrisia; dovunque vadano non producono che malessere. Hanno peccato contro Eros e contro Pallade Atena, e non sarà grazie a un intervento celeste, bensì grazie al normale corso della natura che quelle divinità alleate otterranno vendetta. (cap. 17, 1994, p. 159)
*Se gli ideali rendono un giovane villano, è meglio che se ne liberi al più presto [...]. (1954, p. 167)
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