André Gide: differenze tra le versioni

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*L'[[opera d'arte]] è l'esagerazione di un'idea. (dal ''Diario'')
*{{NDR|[[Simone Weil]]}} La santa degli esclusi.<ref>Citato in Thomas R. Nevin, ''Simone Weil: Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare'', traduzione di Giulia Boringhieri, Bollati Boringhieri, Torino, 1997, p. 421. ISBN 88-339-1056-3</ref>
*L’umanità è complicata, bisogna riconoscerlo, e ogni tentativo di semplificazione, di irreggimentazione, ogni sforzo dall’esterno per ridurre ogni cosa e ogni persona allo stesso denominatore comune sarà riprovevole, pericoloso e sinistramente ridicolo. (da André Gide in ''Il dio che è fallito'', Baldini Castoldi Dalai, p. 208)
*Lungi dall'essere l'unico 'naturale', l'atto procreativo, in natura, fra la più sconcertante profusione, il più delle volte non è che un caso fortuito. [...] la voluttà che l'atto di fecondazione porta seco, nell'un sesso e nell'altro, non è necessariamente ed esclusivamente legata a quest'atto. [...] Non è la fecondazione che l'animale cerca, è semplicemente la voluttà. Cerca la voluttà – e trova la fecondazione per caso fortuito. (da ''Corydon'', Dall'Oglio, Milano 1952, p. 83)
*Non esistono [[problema|problemi]]; ci sono soltanto soluzioni. Lo spirito dell'uomo crea il problema dopo. Vede problemi dappertutto. (dal ''Diario'')