Amici miei: differenze tra le versioni
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|titoloitaliano=Amici miei
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'''''Amici miei''''', film italiano del 1975 con [[Ugo Tognazzi]], regia di [[Mario Monicelli]].
== Frasi
*Quando penso alla carne della mia carne, chissà perché, divento subito vegetariano. ('''Il Perozzi''', pensando al figlio)
* Ma che parti sempre, te! ('''Il Perozzi''', alla stazione, dopo aver dato uno schiaffo al figlio, affacciato al finestrino del treno, senza inizialmente riconoscerlo
*Io restai a chiedermi se l'imbecille ero io, che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati; o se lo eravamo tutti e due. ('''Il Perozzi''', pensando al figlio)
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*... come chi sono io? Lei ha il tratto ed i modi della persona colta, signora... Si ricorderà sicuramente di Omero e dell'Odissea... Signora, il mio nome è... Nessuno! ('''Il Perozzi''')
*Che cos'è il [[genio]]? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione. ('''Il Perozzi''', pensiero prima di una zingarata nata all'improvviso)
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*Descrivimi minuziosamente come sono fatti i tuoi capezzoli! ('''Il Conte Mascetti''')
*Sorella? Col tarapio tapioca come se fosse antani la barella anche per due, con lo scappellamento a sinistra? No, eh? Pazienza... ('''Il Conte Mascetti''')
*Antani, blinda la supercazzola prematurata con doppio scappellamento a destra? ('''Il Conte Mascetti''')
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== Dialoghi ==
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*'''Conte Mascetti''': Dove sei stata troia??<br/>'''Titti''': A cavallo!<br/>'''Conte Mascetti''': Di chi, puttana??
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*'''Mascetti''': Poi io ho già troppe colpe, verso quella povera disgraziata. Ci mancherebbe altro che rifacesse quel gesto. No, no. Non mi ci far nemmeno pensare perché guarda, non potrei sopportare. Sarei capace di uccidermi pure io. Perché vedi, tu sei giovane, e hai diritto ad essere incosciente, ma io no, no. Capisci? Si lo so, mi sto rovinando. Io non posso permettermi di ipotecare il tuo avvenire, non me lo perdonerei mai. Poi, poi tu a un certo momento potresti anche dirmi che tutte queste belle cose le sapevamo sin da prima... che magari questo è soltanto un pretesto per liberarmi di te, dopo che ho saputo... di quel tuo difettino. Poi difettino fino a che punto non lo so. No, no. La verità è un'altra. Bisogna saper guardare in faccia alla realtà. È stato un sogno, un sogno molto bello e basta. Tu hai diciott'anni, io ne ho cinquantadue, non è per quei trentaquattranni di differenza che poi sarebbero il meno. È che il nostro amore non può avere nessun avvenire. Coraggio. Eh, è meglio che ci togliamo il coltello dalla piaga... e non ci pensiamo più. Mah si è l'unica... ...addio Titti.<br/>'''Titti''': Addio merdaiolo, ci si vede domani al solito posto, a mezzogiorno!<br/>'''Mascetti''': No alla mezza, a mezzogiorno ho un pignoramento.<br/>'''Titti''': Va bene.
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*'''Mascetti''': Mi scusi dei tre telefoni qual è come se fosse tarapia tapioco che avverto la supercazzola? Dei tre...!<br/>'''Infermiera''': Come?<br/>'''Mascetti''': Non m'ha capito bene, volevo dire dei tre telefoni qual è quello col prefisso?
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==Altri progetti==
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