Papa Giovanni Paolo II: differenze tra le versioni

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[[Immagine:JohannesPaulII.jpg|framed|Giovanni Paolo II]]
'''Giovanni Paolo II''', al secolo '''Karol Józef Wojtyła''' (1920 – 2005), papa polacco della Chiesa cattolica.
 
==Citazioni di papa Giovanni Paolo II==
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*[[Benevento]]! È città legata per secoli al papato da molteplici vincoli di carattere religioso e civile, che affondano le radici nella storia. Dall'alto ho potuto ammirare la verde conca in cui sorge la vostra bella città, circondata da monti e da boschi. All'interno della Regione campana, nel cuore del Sannio storico, Benevento, lungi dal chiudersi in se stessa, è rimasta sempre aperta e disponibile ai contatti con le altre popolazioni della penisola e anche con le genti al di là del mare: la grande via romana – la "regina viarum" – che passava da qui, apriva le porte verso l'Oriente. Città di duchi e di signori, con i suoi monumenti essa ricorda la grandezza civile e religiosa che l'ha distinta nei secoli. Il suo è un nome augurale, che le fu dato dalla Roma pagana in sostituzione di "Maleventum"; ma il vigore più vero le è venuto dalla nuova Roma, quella cristiana, che le ha trasmesso la "buona novella" del Vangelo. Città di Benevento, io auspico che il tuo passato di rinomanza civile e di impegno religioso divenga ancora, per quanti oggi ti abitano, forza propulsiva per costruire un avvenire di autentico progresso! (da [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1990/july/documents/hf_jp-ii_spe_19900702_cittadinanza-benevento_it.html Incontro con la cittadinanza di Benvento, 2 luglio 1990])
*Chi non crede nel demonio non crede nel Vangelo. (citato da Padre Gabriele Amorth nell'intervista di Włodzimierz Rędzioch, ''[http://domenica.niedziela.pl/artykul.php?dz=wiara&id_art=00003 Domenica: il settimanale cattolico]'', 47/2010)
*Come al tempo delle lance e delle spade, così anche oggi, nell'era dei missili, a [[guerra|uccidere]], prima delle [[armi]], è il cuore dell'uomo. (dal messaggio del 1981 agli scienziati riuniti nella prima sessione dei Seminari di Erice sulle Guerre Nucleari)<ref>Citato in [[Antonino Zichichi]], ''Galilei divin uomo'', Ed. Il Saggiatore, Milano 2001, ISBN 88-428-0943-8.</ref>
*Dal punto di vista morale, un ben inteso principio di giustizia esige che tali criteri di assegnazione degli organi donati non derivino in alcun modo da logiche di tipo "discriminatorio" (età, sesso, razza, religione, condizione sociale, ecc.) oppure di stampo "utilitaristico" (capacità lavorative, utilità sociale, ecc.). Nella determinazione delle priorità di accesso ai [[trapianto|trapianti]] ci si dovrà, piuttosto, ''attenere a valutazioni immunologiche e cliniche''. Ogni altro criterio si rivelerebbe arbitrario e soggettivistico, non riconoscendo il valore che ogni essere umano ha in quanto tale, e non per le sue caratteristiche estrinseche.<ref name=tra>Dal [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2000/jul-sep/documents/hf_jp-ii_spe_20000829_transplants_it.html discorso del santo padre Giovanni Paolo II al 18° Convegno internazionale della Società dei trapianti], 29 agosto 2000.</ref>
*Damose da fa'! Volemose bene! Semo romani! (dall'[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2004/february/documents/hf_jp-ii_spe_20040226_clergy-rome_it.html incontro con i Parroci e il Clero della Diocesi di Roma], 26 febbraio 2004)<ref>Citato in ''[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/09/27/Politica/CIAMPI-IN-CAMPIGLIO-CITA-IL-PAPA-SEMO-ROMANI-E-DAMOSE-DA-FA_093959.php Ciampi: in Campidoglio cita il Papa, semo romani e damose da fa']'', ''Adnkronos'', 27 settembre 2005.</ref>
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*E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia nella [[Maria|Madre di Cristo]] e della [[Chiesa cattolica|Chiesa]], ed anche per incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa, con l'aiuto di [[Dio]] e con l'aiuto degli uomini. (dal ''[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781016_primo-saluto_it.html Primo saluto e prima benedizione ai fedeli]'', 16 ottobre 1978; citato in [[Angelo Montonati]], in ''Introduzione a "Parole sull'uomo"'')
*Ecco, sta davanti a noi l'uomo, il nostro Beato, Edoardo Giuseppe Rosaz, il cui cuore il Padre del nostro Signore Gesù Cristo "ha illuminato con la sua luce". Egli a questa luce divina si è aperto pienamente. Ha fatto tutto perché questa luce salvifica lo penetrasse e trasformasse interiormente. Grazie a ciò, camminò guidato dalla speranza di questa chiamata diventata "caparra della nostra eredità" in Gesù Cristo. Monsignor Rosaz è stato l'uomo di questa speranza soprannaturale che non delude. ([http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/1991/documents/hf_jp-ii_hom_19910714_beatificazione-rosaz_it.html Omelia] per la beatificazione di [[Edoardo Giuseppe Rosaz|Monsignor Rosaz]], 14 luglio 1991)
*Ella {{NDR|[[Adrienne von Speyr]]}} aveva una predilezione per "il discepolo che Gesù amava" {{NDR|[[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni apostolo]]}} e lo vedeva come l'ultimo e il più profondo interprete del mistero di Gesù, dell'amore del Padre per il mondo, del ruolo dello Spirito Santo di introduttore perfetto nella luce piena della Rivelazione del Padre e del Figlio. Adrienne ha penetrato molto vivamente la profonda comunione di fede e di cuore tra la Madre di Gesù e il solo apostolo rimasto con lei ai piedi della croce. Ella vi vedeva l'origine verginale della Chiesa, di quella Chiesa che doveva essere affidata a Pietro. Che questa spiritualità, intensamente vissuta, da Adrienne von Speyr, vi aiuti a incarnare sempre meglio la vostra preoccupazione di vita evangelica ed ecclesiale nelle realtà del mondo contemporaneo.<ref>Dal discorso ai partecipanti del convegno sulla missione ecclesiale di Adrienne von Speyr, 28 settembre 1985; citato in Marcello Paradiso, ''Il blu e il giallo. Hans Urs von Balthasar e Adrienne von Speyr: un'avventura spirituale'', Effatà Editrice, Cantalupa, 2009, [http://books.google.it/books?id=XAZHNJXs9jYC&pg=PA4 p. 4]. ISBN 978-88-7402-511-4</ref>
*Fu proprio la barbarie registrata nei confronti della dignità umana che portò l'Organizzazione delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] a formulare, appena tre anni dopo la sua costituzione, quella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che resta una delle più alte espressioni della coscienza umana nel nostro tempo. (dal ''Discorso all'Assemblea Generale dell'ONU'', 5 ottobre 1995)
*I [[trapianto|trapianti]] sono una grande conquista della scienza a servizio dell'uomo e non sono pochi coloro che ai nostri giorni sopravvivono grazie al trapianto di un organo. La medicina dei trapianti si rivela, pertanto, strumento prezioso nel raggiungimento della prima finalità dell'arte medica, il servizio alla vita umana. Per questo, nella Lettera Enciclica Evangelium vitae ho ricordato che, tra i gesti che concorrono ad alimentare un'autentica cultura della vita "merita un particolare apprezzamento la donazione di organi compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di speranza".<ref name=tra/>