Italo Calvino: differenze tra le versioni

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*Il genere umano è una zona del vivente che va definita circoscrivendone i confini. (dall'introduzione a [[Plinio il Vecchio]], ''Storia naturale'', Einaudi)
*Il luogo ideale per me è quello in cui è più naturale vivere da straniero. (da ''Eremita a Parigi. Pagine autobiografiche'', Palomar-Mondadori, Milano 1994)
*Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose, - conclude - ci si può spingere a cercare quel che c'è sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile. (''Palomar'', Einaudi, 1983).
*Il primo libro sarebbe meglio non averlo mai scritto. Finché il primo libro non è scritto, si possiede quella libertà di cominciare che si può usare una sola volta nella vita, il primo libro già ti definisce mentre tu in realtà sei ancora lontano dall'esser definito; e questa definizione poi dovrai portartela dietro per la vita, cercando di darne conferma o approfondimento o correzione o smentita, ma mai più riuscendo a prescinderne. (dalla prefazione del 1964 a ''Il sentiero dei nidi di ragno'')
*Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s'accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d'altre terre. (da ''Marcovaldo'')