Gianfranco Fini: differenze tra le versioni

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*Occorre ora lavorare insieme senza vuoti unanimi o stupide piaggerie, senza rinunciare né alle proprie analisi né alle proprie proposte. Ma anche senza faziosità preconcette, senza preventivi dinieghi, senza sterili steccati correntizi. Dopo aver tenuto banco sulle prime pagine dei giornali, conquistate da un congresso libero come nessuno al mondo, e dopo essersi meritato tanti commenti (non tutti approfonditi), il partito deve buttarsi anima e corpo all'esterno per mantenere desta l'attenzione della pubblica opinione. Non possiamo permetterci permanenti contrasti che rallenterebbero la nostra azione esterna e renderebbero più lenta e difficile la indispensabile riorganizzazione interna. Mettiamoci quindi al lavoro. Subito. In Parlamento, dove i nostri deputati e senatori dovranno farsi sentire con forza e senza inammissibili assenze e nel paese reale. Tutti hanno osservato che il Msi, pur senza rinnegare il proprio passato, aspira a contare di più nell'immediato futuro. Una segreteria giovane e storicamente post-fascista apre indubbiamente delle possibilità in tal senso. (dall'editoriale per ''Il Secolo d'Italia'', 16 dicembre 1987)
*Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fascista. (da ''Il Giornale'', 5 gennaio 1990)
*{{NDR|[[Benito Mussolini]]}} Il più grande statista del secolo. Se vivesse oggi garantirebbe la libertà degli italiani. (1992; citato in Filippo Ceccarelli, ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1176686 Retroscena. L'abc del segretario]'', ''La Stampa'', 26 novembre 1993, p. 3)
*Direi ancora che {{NDR|[[Benito Mussolini|Mussolini]]}} è stato il più grande statista del secolo. (da un'[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1228869 intervista] ad Alberto Statera ne ''La Stampa'', 1º aprile 1994, p. 5)
*Credo che l'istituzione [[mussolini]]ana di una terza via in alternativa al [[comunismo]] sia ancora attualissima. (citato in Corrado De Cesare, ''Il fascista del Duemila. Le radici del camerata Gianfranco Fini'', Kaos Edizioni, 1995, ISBN 8879530461)
 
*[[Mussolini|Il duce]] è stato un esempio di amore per la propria [[terra]] e la propria gente, un giorno l'[[Italia]] lo dovrà riabilitare e insieme a [[Cavour]], [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], anche a lui saranno intitolate piazze e monumenti. (citato in Corrado De Cesare, Il fascista del Duemila. Le radici del camerata Gianfranco Fini, Kaos Edizioni, 1995, ISBN 8879530461''ibidem'')
 
* Se lei mi chiede: "Un maestro dichiaratamente omosessuale può fare il maestro?" Io le dico di no. Capito? Perché ritengo che non sia educativo nei confronti dei bambini.. [...] Io non ho alcuna difficoltà ad assumermi tutte le responsabilità ed eventuali impopolarità di quel che ho detto, ma una cosa è non discriminare l'omosessuale e un conto è riconoscere all'omosessuale lo stesso esercizio di diritti connessi soprattutto all'educazione... [...] Non farò mai nulla perché siate discriminati ma non farò nulla per mettere il vostro tipo di rapporto sullo stesso piano della famiglia naturale. (citato in ''[http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/09/Fini_gay_non_puo_fare_co_0_9804094008.shtml Fini: un gay non può fare il maestro]'', ''Il Corriere della Sera'', 9 aprile 1998)
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* Il fascismo fu parte del male assoluto. (Durante il viaggio in Israele; citato in ''[http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html Fini in Israele "Il fascismo fu parte del male assoluto"]'', ''la Repubblica'', 24 novembre 2003)
* [Bisogna] denunciare le pagine di vergogna che ci sono nella storia del nostro passato. Bisogna farlo per capire la ragione per cui ignavia, indifferenza, complicità e viltà fecero sì che tantissimi italiani nel 1938 nulla facessero per reagire alle infami leggi razziali volute dal fascismo. [...] [Vi] rientrano certamente tutte quelle pagine relative alla discriminazione e ancor più alla persecuzione nei confronti degli ebrei e più in generale delle minoranze. E quindi certamente vi rientra anche quella {{NDR|la Repubblica Sociale di Salò}} pagina. (''Ibidem'')
*Credo che l'istituzione [[mussolini]]ana di una terza via in alternativa al [[comunismo]] sia ancora attualissima. (citato in Corrado De Cesare, ''Il fascista del Duemila. Le radici del camerata Gianfranco Fini'', Kaos Edizioni, 1995, ISBN 8879530461)
*Di fronte all'orrore della [[Shoah]], simbolo perenne dell'abisso d'infamia in cui può precipitare l'uomo che disprezza Dio, sale fortissimo il bisogno di tramandare la memoria e far sì che mai più in futuro sia riservato, anche ad un solo essere umano, ciò che il [[nazismo]] riservò all'intero [[ebrei|popolo ebraico]]. (messaggio scritto sul Libro della memoria durante la sua visita in Israele del 24 novembre 2003){{c|Fonte?}}
 
* Il comportamento di alcuni magistrati grida vendetta, vedi il caso di [[Genova]] dove vengono rinviati a giudizio più poliziotti e carabinieri che black bloc e terroristi in erba. (citato in ''[http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/politica/campagnadue/finigiud/finigiud.html Fini all'attacco dei magistrati "Atti che gridano vendetta"]'', ''la Repubblica'', 22 maggio 2004)
 
*{{NDR|Riferendosi a [[Umberto Bossi]]}} Se avesse continuato a parlare di secessione non avremmo mai fatto alcun accordo. È chiaro che una logica di coalizione comporta la volontà degli interlocutori di trovare un punto di sintesi. (da ''Corsera Magazine'', 9 marzo 2006)
*Il [[comunismo]] è la più grande e sanguinosa illusione che l'umanità abbia partorito. (''ibidem'')
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*La Lega non coglie la possibilità di difendere i propri interessi legittimi in ambito europeo.
*{{NDR|A proposito delle frasi di Bossi sul tricolore}} È un repertorio comiziale, un modo ripetitivo, stanco e abusato. […] Quello di Bossi è un repertorio comiziale che di tanto in tanto rivolge ai suoi militanti.
 
=== Su [[Benito Mussolini]] ===
* Il più grande statista del secolo. Se vivesse oggi garantirebbe la libertà degli italiani. (1992; citato in Filippo Ceccarelli, ''[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1176686 Retroscena. L'abc del segretario]'', ''La Stampa'', 26 novembre 1993, p. 3)
*Direi ancora che {{NDR|[[Benito Mussolini|Mussolini]]}} è stato il più grande statista del secolo. (da un'[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1228869 intervista] ad Alberto Statera ne ''La Stampa'', 1º aprile 1994, p. 5)
*[[Mussolini|Il duce]] è stato un esempio di amore per la propria [[terra]] e la propria gente, un giorno l'[[Italia]] lo dovrà riabilitare e insieme a [[Cavour]], [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], anche a lui saranno intitolate piazze e monumenti. (citato in Corrado De Cesare, Il fascista del Duemila. Le radici del camerata Gianfranco Fini, Kaos Edizioni, 1995, ISBN 8879530461)
 
==Citazioni su Gianfranco Fini==