Francesco Algarotti: differenze tra le versioni

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*La [[religione]] toglieva l'uomo dallo stato che per lui è il più insopportabile di tutti, dalla dubbietà. (da ''Saggio sopra il Gentilesimo'')
*La [[solitudine]] è la dieta dell'anima<ref>Citato anche in [[Mario Pieri]], ''Della vita di Mario Pieri'', 1850. L'autore dell'aforisma sarebbe un generico ''Antico''.</ref>, disse sensatamente non so chi. (da ''Lettera al padre Giambattista Roberti'')
*Molti vanno a [[Parigi]], ma pochi ci sono stati.<ref>Citato in Focus n. 89, p. 150.</ref>
 
==''Pensieri diversi''==
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*La [[gelosia]] ha da entrar nell'amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da essere, ma non si ha da sentire.
*La [[ignoranza]] dell'uno è la misura della scienza dell'altro.
*Molti vanno a [[Parigi]], mae pochi ci sono stati.<ref>Citato in Focus n. 89, p. 150.</ref>
*Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.
*Sotto alle più belle azioni ci è la [[vanità]], come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.
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===Citazioni===
* Tal fabbrica (il ponte di Rialto nell'invenzione, non realizzata, di Palladio) lodata a ragione dall'autor suo, dipinta e soleggiata dal pennello di [[Canaletto]], di cui mi sono servito, non le posso dire il bello effetto che faccia massime specchiandosi nelle sottostanti acque [...]. Ella può ben credere che non mancano al quadro né barche né gondole, che fa in eccellenza Canaletto, né qualunque altra cosa trasferir possa lo spettatore in Venezia; e le so dire che parecchi Veneziani han domandato qual sito fosse quello della città ch'essi non avevano per ancora veduto.<ref>{{Rif|6}}</ref> (pag. 76 – 77)
 
==Note==
<references/>