Antoine de Saint-Exupéry: differenze tra le versioni

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*Per lui non ci sarebbe stato mai altro che un passo di più fatto, precedente mille passi uguali.
*Come se davvero un giorno si "potesse aver tempo", se all'estremità della vita fosse possibile guadagnarsi la pace beata che il pensiero qualche volta si finge.
*La lotta nel ciclone, questa, almeno, è una cosa franca, leale.
*{{NDR|...}}provava una certa fierezza pel fatto d'avere un capo così forte che non temeva d'essere ingiusto.
*"Bisogna spingerli" pensava "spingerli verso quella vita forte che porta con sé sofferenze e gioie, ma che, sola, conta qualche cosa."
*Nella sua vita, solo le pietre gli erano state dolci.
*Tutto quello che quel volto esprimeva, sentimenti vigili per affrontare una tempesta, quella smorfia, quella volontà, quella collera, tutto quello che si scambiavano d'essenziale un volto pallido e, laggiù, quei rapidi splendori, restava impenetrabile per lui.
*"Non mi irriterò. Io sono come il padre d'un bimbo malato, il quale cammina nella folla a piccoli passi. Egli reca in sé il grande silenzio della sua casa".
*In qualche luogo un uomo lavorava per far sì che la vita fosse continua, che la volontà fosse continua;
*"È strano come gli avvenimenti prendono il sopravvento, come si rivela una grande forza oscura, la stessa che solleva le foreste vergini, che cresce, che sforza, che scaturisce dovunque intorno alle grandi opere."
*{{NDR|...}}ed è solo del mistero che si ha paura.
*"la conoscenza delle leggi non precede mai l'esperienza".
*Per serbarsi un margine, stabilì di navigare a settecento. Sacrificava la sua quota come si gioca una fortuna.
*Disgraziatamente, contro gli uomini si gioca un gioco nel quale il vero senso delle cose conta così poco... Si vince o si perde sulle apparenze, e si segnan punti miserabili. E ci si trova legati mani e piedi da un'apparenza di disfatta.
*Perché né l'azione, né la felicità individuale ammettono d'esser divise: esse sono in conflitto.
*«L'interesse generale è formato di interessi particolari: esso non giustifica niente altro». «E tuttavia» gli aveva risposto più tardi Rivière «benché la vita umana non abbia prezzo, noi operiamo sempre come se qualche cosa sorpassasse in valore la vita umana... Ma cosa?» (2001)
*Ma c'è una fatalità interiore: un minuto arriva nel quale ci si sente vulnerabile, e, allora, gli errori attirano come una vertigine.
*Vittoria... disfatta... queste parole non hanno senso. Sotto queste immagini, c'è la vita; la vita che prepara già altre immagini. Una vittoria indebolisce un popolo, una disfatta ne rianima un altro. (2001)*
"Sono assolutamente pazzo" pensava Fabien; "sorrido mentre siamo perduti."
*Stringe nel suo volante il peso della ricchezza umana, e porta, disperato, da una stella all'altra, l'inutile tesoro che sarà costretto a restituire...
*Non un lamento. Non un grido. Ma il suono più puro che la disperazione abbia mai modulato.
*Pensava di poter riconoscere un certo volto tra mille, e, nondimeno, lo aveva già dimenticato. (2001)