Welcome to the NHK: differenze tra le versioni

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*Un certo Tatsuhiko Shibusawa<ref>Cfr. la voce [[w:en:Tatsuhiko Shibusawa|Tatsuhiko Shibusawa]] su en. Wikipedia.</ref> diceva: «L'illuminazione che si ottiene mediante l'apprendistato religioso, così come quella ottenuta grazie alle droghe, in fin dei conti non sono che la medesima cosa».<br />Se è così, allora io arriverò all'illuminazione grazie alla droga.<br />In questo modo, sfuggirò alla condizione di hikikomori. (p. 13)
*Fuori è pieno di [[pericolo|pericoli]]. Le macchine sfrecciano ad alta velocità, il polline dei cedri svolazza e le strade sono infestate da aggressori occasionali.<br />Come posso lanciarmi verso un mondo tanto pericoloso? Può davvero andare tutto bene?<br />Ad essere sincero, sono molto spaventato.<br />Cioè, è impossibile.<br />Un essere inutile come me non potrebbe mai condurre una vita sociale normale.<br />Per esempio ieri, nonostante mi fossi svegliato dopo tanto tempo ad un'ora decente, ossia alle sette di mattina, sono rimasto disteso a letto fino a mezzogiorno, assorto nei miei pensieri.<br />Uno così non ha alcuna possibilità di avere una vita sociale normale.<br />Uno che chiude gli occhi pensando di fare un breve riposino e finisce per dormire profondamente fino alle cinque di mattina, non ha alcuna speranza di avere una vita sociale normale [...]. Aah, meglio morire! (pp. 23-24)
*''Addio.''<br />''Addio, signora del gruppo religioso.''<br />''Addio, Misaki dal parasole bianco.''<br />''Addio. Addio a tutti.''<br />''Io parto.''<br />''Ora chiuderò la porta dell'appartamento, darò le mandate, tirerò completamente anche le tende e partirò.''<br />Mi sono steso sul letto e ho smesso di respirare.<br />Mi sono tappato forte la bocca con entrambe le mani e ho trattenuto il respiro.<br />''Aah... [[Asfissia|soffoco]]. Soffoco.''<br />''Sto per morire. Ho già trattenuto il fiato per ben trenta secondi. Tra pochissimo muoio.''<br />E invece la mia ultima ora non si decideva ad arrivare. E questo perché l'aria mi filtrava attraverso il naso.<br />A questo mondo niente va come vogliamo. (pp. 33-34)
*Terrorizzato da una vita senza futuro, spaventato da ansie immotivate, questa mia esistenza senza prospettive, mediocre e così stupida da far quasi ridere, è proseguita e prosegue ancora.<br />Ero circondato da paure senza forma.<br />Per questo mi ero rinchiuso in casa e mi ero messo a dormire. Avevo dormito tanto profondamente da stancarmene. Era passata la primavera, se n'era andata l'estate, era arrivato l'autunno, poi l'inverno.<br />E ancora l'ennesima, dolce, primavera.<br />Il tempo scorreva in avanti, invece io mi ero rinchiuso una volta per tutte e mi sentivo completamente perso. Il vento della sera era fresco, piacevole, ma nonostante questo, io ho continuato a dormire. (p. 52)
*''La [[Canzoni dai libri|canzone]] dello hikikomori''<br />Parole e musica di Tatsuhiro Satō<br />''La camera da sei tatami continua a congelarsi, in questo appartamento monocolore.''<br />''La mia fuga è lontana, non riesco a vederla. Sedici ore al giorno a letto a dormire e svegliarmi.''<br />''Sotto l'ombra di quel kotatsu e lì intorno, uno scarafaggio si nasconde.''<br />''Mangio una volta, un solo pasto al giorno, e il mio peso diminuisce sempre di più.''<br />''E se anche a volte vado al konbini, lo sguardo della gente mi terrorizza.''<br />''Mi vengono perfino i freddi sudori, devo pensare alle difficoltà della fuga.''<br />''La ricerca della cospirazione NHK mi porta solo illusioni.''<br />''Anche oggi il sole è calato e a fatica mi stendo sul mio letto umido.''<br />''Sono stanco, ho la testa pesante.''<br />''Aah, non ce la faccio più! Non ce la faccio più!'' (pp. 54-55)
*Gli esseri umani sono animali dall'[[istinto]] frantumato [...]. Quegli animali [...], a causa di concetti moderni come "amore" e "affetto", hanno finito con il reprimere completamente i propri istinti. Ma, ovviamente, resta l'inganno. E per dissimulare quest'inganno, la razza umana ha dato vita a nuovi concetti. Per questo, più passa il tempo e più il mondo diventa complicato. Tuttavia, questa complessità non riesce a dissimulare alla perfezione tutte le varie contraddizioni scaturite dalla distruzione degli istinti,<br />E così, ciò che si genera è un disperato conflitto bipolare.<br />Parola e istinto.<br />Pensiero e corpo.<br />Ragione e desiderio sessuale.<br />Questi concetti antagonisti sono come due serpenti che si mordono la coda a vicenda. I due serpenti, per stabilire ognuno il proprio predominio, continuano costantemente ad ingaggiare violente battaglie. È per questo che si attorcigliano nelle loro spire. E più si attorcigliano e si contorcono, più noi soffriamo. (pp. 79-80)
[[Immagine:Lolicon Sample.png|thumb|[[Tatsuhiro Satō|Satō]] e [[Kaoru Yamazaki|Yamazaki]] sono ossessionati da figure femminili in stile ''[[Vladimir Vladimirovič Nabokov#Lolita|Lolita]]'']]