Welcome to the NHK: differenze tra le versioni

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*''Addio.''<br />''Addio, signora del gruppo religioso.''<br />''Addio, Misaki dal parasole bianco.''<br />''Addio. Addio a tutti.''<br />''Io parto.''<br />''Ora chiuderò la porta dell'appartamento, darò le mandate, tirerò completamente anche le tende e partirò.''<br />Mi sono steso sul letto e ho smesso di respirare.<br />Mi sono tappato forte la bocca con entrambe le mani e ho trattenuto il respiro.<br />''Aah... soffoco. Soffoco.''<br />''Sto per morire. Ho già trattenuto il fiato per ben trenta secondi. Tra pochissimo muoio.''<br />E invece la mia ultima ora non si decideva ad arrivare. E questo perché l'aria mi filtrava attraverso il naso.<br />A questo mondo niente va come vogliamo. (pp. 33-34)
*Terrorizzato da una vita senza futuro, spaventato da ansie immotivate, questa mia esistenza senza prospettive, mediocre e così stupida da far quasi ridere, è proseguita e prosegue ancora.<br />Ero circondato da paure senza forma.<br />Per questo mi ero rinchiuso in casa e mi ero messo a dormire. Avevo dormito tanto profondamente da stancarmene. Era passata la primavera, se n'era andata l'estate, era arrivato l'autunno, poi l'inverno.<br />E ancora l'ennesima, dolce, primavera.<br />Il tempo scorreva in avanti, invece io mi ero rinchiuso una volta per tutte e mi sentivo completamente perso. Il vento della sera era fresco, piacevole, ma nonostante questo, io ho continuato a dormire. (p. 52)
*''La canzone dello hikikomori''<br />Parole e musica di Tatsuhiro Satō<br />''La camera da sei tatami continua a congelarsi, in questo appartamento monocolore.''<br />''La mia fuga è lontana, non riesco a vederla. Sedici ore al giorno a letto a dormire e svegliarmi.''<br />''Sotto l'ombra di quel kotatsu e lì intorno, uno scarafaggio si nasconde.''<br />''Mangio una volta, un solo pasto al giorno, e il mio peso diminuisce sempre di più.''<br />''E se anche a volte vado al konbini, lo sguardo della gente mi terrorizza.''<br />''Mi vengono perfino i freddi sudori, devo pensare alle difficoltà della fuga.''<br />''La ricerca della cospirazione NHK mi porta solo illusioni.''<br />''Anche oggi il sole è calato e a fatica mi stendo sul mio letto umido.''<br />''Sono stanco, ho la testa pesante.''<br />''Aah, non ce la faccio più! Non ce la faccio più!''! (pp. 54-55)
*Gli esseri umani sono animali dall'[[istinto]] frantumato [...]. Quegli animali [...], a causa di concetti moderni come "amore" e "affetto", hanno finito con il reprimere completamente i propri istinti. Ma, ovviamente, resta l'inganno. E per dissimulare quest'inganno, la razza umana ha dato vita a nuovi concetti. Per questo, più passa il tempo e più il mondo diventa complicato. Tuttavia, questa complessità non riesce a dissimulare alla perfezione tutte le varie contraddizioni scaturite dalla distruzione degli istinti,<br />E così, ciò che si genera è un disperato conflitto bipolare.<br />Parola e istinto.<br />Pensiero e corpo.<br />Ragione e desiderio sessuale.<br />Questi concetti antagonisti sono come due serpenti che si mordono la coda a vicenda. I due serpenti, per stabilire ognuno il proprio predominio, continuano costantemente ad ingaggiare violente battaglie. È per questo che si attorcigliano nelle loro spire. E più si attorcigliano e si contorcono, più noi soffriamo. (pp. 79-80)
[[Immagine:Lolicon Sample.png|thumb|[[Tatsuhiro Satō|Satō]] e [[Kaoru Yamazaki|Yamazaki]] sono ossessionati da figure femminili in stile ''[[Vladimir Vladimirovič Nabokov#Lolita|Lolita]]'']]