Giorgio Falco: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Piange l’abitudine, perché così esige il mondo dall’inizio.
*Come se il dolore fosse intercambiabile, una vaghezza adattabile a chiunque.
*La debolezza di mia madre è una forma anomala di resistenza.
*Il mondo è un soffitto di soldi, le banconote sono le ultime stelle disponibili e cadenti.
*Per comprare occorre lavorare e spesso nemmeno basta, Mussolini può essere un lavoro?
*L’Uomo di Lenhart accetta, crede che provare gratis non costi davvero nulla.
*Se la giornata non sia altro che una breve parentesi speculativa, nell’ambito di un’architettura sana.
*Non solo è senza moglie o fidanzata, gli manca l’erede della propria solitudine.
*Ogni immagine - anche una distesa immobile di ghiaccio all’alba - è un gesto agonistico.
*La massa in tribuna urla la propria rabbia verso l’ennesima beffa, attende la prossima lusinga in cui credere.
*Cosa sarà di noi, tra due ore?, pensano i vincitori.
*Avremo bisogno di conservare per più tempo possibile la traccia, l’identità congelata della nostra decadenza.
 
==Bibliografia==