Camillo Benso, conte di Cavour: differenze tra le versioni
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{{NDR|[[Ultime parole]] pronunciate in punto di morte}}
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*Frate, libera Chiesa in libero Stato.<ref>Citato in Massari, ''Il conte di Cavour, ricordi biografici'', 2 edizione, 1875, p. 434; citato in Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/246|p. 214]]</ref>
:Vittorio Emanuele Taparelli d'Azeglio, in un articolo del 20 febbraio 1890 pubblicato sulla ''Gazzetta Piemontese'', riporta la testimonianza della marchesa Giuseppina Benso di Cavour Alfieri di Sostegno, sua cugina e nipote di Cavour, secondo la quale lo statista in punto di morte pronunciava frasi incoerenti.<ref>Cfr. Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/246|pp. 214-215]]</ref>
==Citazioni su Camillo Benso, conte di Cavour==
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