Antonio Dipollina: differenze tra le versioni

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'''Antonio Dipollina''' (1960 – vivente), giornalista, critico televisivo e blogger italiano.
 
*[[Boris]] di Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, anche regista, su soggetto di Luca Manzi e Carlo Mazzotta, corre un solo rischio: che a furia di mostrare le scene girate per "Gli occhi del cuore" - la fiction terrificante e quindi sublime - venga voglia di vedere soprattutto questa.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/25/boris-tanta-voglia-di-fiction-all-italiana.065boris.html Boris, tanta voglia di fiction all'italiana]'', ''la Repubblica'', 25 aprile 2007.</ref>
*L'ipotesi fornita da [[Daniele Luttazzi]] – la puntata che stava andando in onda dedicata all'Enciclica – è l'unica che spieghi la cancellazione del programma {{NDR|Decameron}} con un minimo di logica. Senza questa spiegazione, anche dopo tutte le parole e le lettere, non torna niente: soprattutto la tempistica di quanto è avvenuto – la censura che arriva dopo una settimana dalla messa in onda. Il meccanismo è semplice, si invitano tutti a concentrarsi su quanto è già andato in onda – e che era passato nel disinteresse totale – si glissa sul fatto che forse il punto è quanto in onda dovrà ancora andare. Ps. La discussione su quanto sia più o meno divertente Luttazzi, sui limiti della [[satira]], sull'ipotesi di vivere in un paese sufficientemente libero oppure in una plaga sudamericana, è la più noiosa e inutile possibile. Ovvio che ognuno la pensi come crede e che dall'insieme non possa venire fuori nessuna sintesi attendibile, può venire fuori soltanto la conferma dell'assioma che chi ha più [[potere]] impone e gli altri subiscono, o cercano di conquistarne di più.<ref>Da [http://dipollina.blogautore.repubblica.it/2007/12/10/censura-dallalto/ ''Censura dall'alto''], ''la Repubblica'', 10 dicembre 2007.</ref>
*{{NDR|Riferito a ''[[Romanzo criminale - La serie|Romanzo criminale]]''}} La ricostruzione d'ambiente cattura l'attenzione, intuendo la mole di lavoro (rendere gli esterni urbani degli anni Settanta è come rendere quelli del Medioevo), agli attori giovani ci si abitua subito e poi la storia va, col notevole intreccio di partenza tra tensioni e strategie d'epoca, criminali, politiche, servizievoli – nel senso dei Servizi.<ref>Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/12/che-bel-romanzo-criminale-un-altra-fiction.html ''Che bel Romanzo criminale, un'altra fiction è possibile''], ''Repubblica.it'', 12 novembre 2008.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Boris]]''}} Un gruppo di lavoro sta girando una terrificante fiction dal titolo "Gli occhi del cuore" (perfetto, e ognuno faccia gli abbinamenti che vuole con la realtà). Dal regista in giù, sono tutti rassegnati al peggio e al brutto, vorrebbero girare ben altro ma la vita li ha portati lì. La speranza è nei due giovani stagisti della troupe, vessati e martoriati, che stanno chiaramente a simboleggiare lo sguardo innocente dei giovani di fronte ai disastri umani, sociali, lavorativi dei 40-50enni. Il taglio è comico (ma potrebbe esserlo di più, premendo il pedale, senza paura di togliere spazio a messaggi e senso dell' operazione) e si ride spesso, con sano umorismo da strip Usa gestito da autori che sono un' oasi di speranza nel panorama attuale.
 
==Citazioni su Antonio Dipollina==