*Peraltro quando i [[Giornalista|giornalisti]] citano in modo spassoso "fonti Internet" (per loro spesso non c'è distinzione fra fonti affidabili e no... tutto fa brodo) sono pessimi professionisti perché dovrebbero verificare sempre e comunque l'attendibilità delle fonti e citarle espressamente. Se non lo fanno o se informano in modo approssimativo o sbagliato ne rispondono, e giustamente la rete non ha colpe per la loro incultura digitale. (dall'intervista di Gaia Bottà, ''[http://punto-informatico.it/pi.asp?id=2543427 DDL intercettazioni, il sonno della ragione digitale]'', ''Punto informatico'', 6 febbraio 2009)
*Bisogna costruire, giorno per giorno, una vera politica dell’innovazione tecnologica nella giustizia non solo annunciata ma concretamente praticata , con una migliore utilizzazione delle risorse disponibili e su un rinnovamento procedurale basato su strumenti informatici avanzati di trattamento ed elaborazione dei dati giudiziari e processuali, e oggi strumenti informatici avanzati non significa costi elevati, al contrario.<br />Ogni giorno di più l’arretratezza sul terreno dell’innovazione nella giustizia si traduce in un passo indietro sul terreno dell’innovazione pubblica complessiva, e la schematicità di certe soluzioni sconta, a volte, anche la mancanza di una progettualità “di sistema” nel settore dell’informatica giuridica e giudiziaria rinunciando alle molte prospettive di interazione interna ed esterna (a cominciare dalla scarsa propensione di molti all’uso quotidiano ed efficace degli strumenti informatici disponibili o nella incapacità di individuare ed adottare caso per caso soluzioni informatiche in grado di porsi come “interfacce” condivise semplici e diffuse, ed il processo telematico costituisce forse un significativo banco di prova per i magistrati, ma anche per gli avvocati).<br /> Ed in questo occorre allora un impegno diretto senza deleghe all’esterno cioè a uffici particolari o a referenti particolari, o mantenendo la consueta (e deleteria a mio modo di vedere) politica dell’''outsourcing''. L’innovazione implica un impegno all’interno dei nostri uffici, un impegno locale e insieme globale, ma un impegno diretto e non una delega costante agli “specialisti”.<br />E una politica dell’innovazione implica anche un completo ripensamento delle strutture dedicate: il sistema dei referenti distrettuali ha dieci anni, risente di una articolazioneun’articolazione rigida e inattuale e non ha dato molti risultati concreti ,o, meglio, non sono mancate esperienze innovative in qualche caso molto interessanti, ma esse non si sono tradotte in riferimenti generali. (dall'intervento al XXIX Congresso della ANM, 2008; citato in ''[http://archivio.associazionenazionalemagistrati.it/media/71664/Atti%202008.pdf Le proposte della Magistratura]'', ''archivio.associazionenazionalemagistrati.it'')
(dall'intervento al XXIX Congresso della ANM (2008) ''[]http://archivio.associazionenazionalemagistrati.it/media/71664/Atti%202008.pdf'