Giuseppe Corasaniti: differenze tra le versioni

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*Peraltro quando i [[Giornalista|giornalisti]] citano in modo spassoso "fonti Internet" (per loro spesso non c'è distinzione fra fonti affidabili e no... tutto fa brodo) sono pessimi professionisti perché dovrebbero verificare sempre e comunque l'attendibilità delle fonti e citarle espressamente. Se non lo fanno o se informano in modo approssimativo o sbagliato ne rispondono, e giustamente la rete non ha colpe per la loro incultura digitale. (dall'intervista di Gaia Bottà, ''[http://punto-informatico.it/pi.asp?id=2543427 DDL intercettazioni, il sonno della ragione digitale]'', ''Punto informatico'', 6 febbraio 2009)
 
*Bisogna costruire , giorno per giorno, una vera politica dell’innovazione tecnologica nella giustizia non solo annunciata ma concretamente praticata , con una migliore utilizzazione delle risorse disponibili e su un rinnovamento procedurale basato su strumenti informatici avanzati di trattamento ed elaborazione dei dati giudiziari e processuali , e oggi strumenti informatici avanzati non significa costi elevati , al contrario.<br />Ogni giorno di più l’arretratezza sul terreno dell’innovazione nella giustizia si traduce in un passo indietro sul terreno dell’innovazione pubblica complessiva , e la schematicità di certe soluzioni sconta , a volte , anche la mancanza di una progettualità “di sistema” nel settore dell’informatica giuridica e giudiziaria rinunciando alle molte prospettive di interazione interna ed esterna (a cominciare dalla scarsa propensione di molti all’uso quotidiano ed efficace degli strumenti informatici disponibili o nella incapacità di individuare ed adottare caso per caso soluzioni informatiche in grado di porsi come “interfacce” condivise semplici e diffuse , ed il processo telematico costituisce forse un significativo banco di prova per i magistrati , ma anche per gli avvocati ).<br /> Ed in questo occorre allora un impegno diretto senza deleghe all’esterno cioè a uffici particolari o a referenti particolari , o mantenendo la consueta (e deleteria a mio modo di vedere) politica dell’ ''outsourcing''. L’innovazione implica un impegno all’interno dei nostri uffici , un impegno locale e insieme globale , ma un impegno diretto e non una delega costante agli “specialisti”.<br />E una politica dell’innovazione implica anche un completo ripensamento delle strutture dedicate : il sistema dei referenti distrettuali ha dieci anni , risente di una articolazioneun’articolazione rigida e inattuale e non ha dato molti risultati concreti ,o, meglio , non sono mancate esperienze innovative in qualche caso molto interessanti , ma esse non si sono tradotte in riferimenti generali. (dall'intervento al XXIX Congresso della ANM, 2008; citato in ''[http://archivio.associazionenazionalemagistrati.it/media/71664/Atti%202008.pdf Le proposte della Magistratura]'', ''archivio.associazionenazionalemagistrati.it'')
 
(dall'intervento al XXIX Congresso della ANM (2008) ''[]http://archivio.associazionenazionalemagistrati.it/media/71664/Atti%202008.pdf'
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