Jurij Abramovič Bašmet: differenze tra le versioni

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{{intestazione|''Yuri Bashmet «La viola è filosofia»'', ''Corriere della sera'', 7 febbraio 2010}}
*Il musicista è come chi disegna sulla sabbia: appena ha finito di delineare la sua opera arriva un'onda e tutto scompare.
*In orchestra circolavano barzellette di questo tenore: chiedono al primo [[violino]] se voglia uccidere il direttore o la prima [[viola (strumento musicale)|viola]], lui risponde che si occuperà dell'uno e poi dell'altra: prima il dovere e poi il piacere!
*Molte pagine {{NDR|per [[viola (strumento musicale)|viola]]}} dedicatemi sono splendide, ma il livello medio non è certo all'altezza di un [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]. E autori come [[Pëtr Il'ič Čajkovskij|Ciajkovskij]] o [[Sergej Vasil'evič Rachmaninov|Rachmaninov]], che adoro, non hanno scritto nulla per il mio strumento; così nel 1984 ho fondato i ''Solisti di Mosca''.
*Prima di me era impensabile un recital per [[viola (strumento musicale)|viola]], io l'ho portato a [[Mosca (città)|Mosca]], [[Parigi]] e [[Tokyo]], al Concertgebow e alla Scala: per tutti questi come per tanti altri teatri è stata la prima volta. E sono stato il primo a suonare la viola di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]].
 
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