Stefano Lorenzetto: differenze tra le versioni

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*Allora come fa la scienza a dichiarare morto, cessato, finito un mondo di cui per sua stessa ammissione conosce poco per non dire nulla? Seconda contraddizione. Vogliamo parlare delle modalità di accertamento della [[morte cerebrale]]? Nel 1975 la legge fissava in 12 ore il periodo d'osservazione obbligatorio prima che il collegio medico potesse autorizzare l'[[trapianto|espianto degli organi]]. Nel 1993 il presidente [[Oscar Luigi Scalfaro]] dimezzò i tempi: 6 ore. Dopodiché, se l'elettroencefalogramma risulta «piatto», si procede all'espianto. Un decreto del ministero della Sanità autorizza persino il personale tecnico a eseguire questo esame decisivo. Perché tanta fretta che mal si concilia con la tutela dell'individuo e dei suoi familiari? Terza contraddizione.<ref name=trapi/>
*È giusto dichiarare morta una persona in base a una convenzione di legge che ha il solo scopo di favorire i [[trapianto|trapianti d'organo]]?<ref name=trapi/>
*Purtroppo tutti gli organi, a eccezione delle cornee, hanno questo di brutto: per poter essere [[trapianto|trapiantati]] vanno tolti dal corpo del «donatore» mentre il cuore di questi batte, il sangue circola, la pelle è rosea e calda, i reni secernono urina, un'eventuale gravidanza prosegue, tanto da rendere necessaria la somministrazione di farmaci curarizzanti per impedire spiacevoli reazioni quando il chirurgo affonda il bisturi. Vi paiono cadaveri, questi? Sì, assicurano i trapiantisti. No, stabilisce una legge dello Stato: infatti «per [[cadavere]] si intende: "Il corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale"» (circolare del ministero della Sanità 24 giugno 1993, n. 24).<ref name=trapi/>
 
==Note==