Gianni Cuperlo: differenze tra le versioni

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'''Gianni Cuperlo''' (3 Settembre 1961 – vivente), politico italiano.
 
* "Sono un uomo di sinistra e mi candido a guidare un partito perché ci sono un milione e settecentomila mila persone che vivono al di sotto della soglia di povertà. La politica fino ad ora ha operato con strategie errate ed è il momento in cui noi dobbiamo farcene carico". (SSuda un intervento alla trasmissione La 7, ''Piazza Pulita'', 23 settembre 2013)
 
* "Quello che è successo in Grecia non avremmo potuto ed avremmo dovuto evitarlo. Avremmo potuto evitare di umiliarla. Io ricordo che disse Keynes sulle riparazioni di guerra, che non possono essere imposte quando ingiuste". (Suda un intervento alla trasmissione La 7, ''Piazza Pulita'', 23 settembre 2013)
 
*Per carità, non vorrei mai stare in una corrente che mi adottasse come leader. (Intervistadall'intervista di Carlo Puca, ''Panorama'', 26 settembre 2013)
 
*La politica è speranza. E per costruire speranza c'è bisogno di futuro. (Intervistadall'intervista di Carlo Puca, ''Panorama'', 26 settembre 2013)
 
*Non sempre le battaglie giuste sono anche facili. (Intervistadall'intervista di Carlo Puca, ''Panorama'', 26 settembre 2013)
 
*Lasciamo in pace i geni. Dico solamente che ai politici resta da fare la politica onesta. Nient'altro che questo. Ma sarebbe la rivoluzione. (Intervistadall'intervista di Carlo Puca, ''Panorama'', 26 settembre 2013)
 
*Voglio un Pd più ampio, che ritrovi pezzi della società che ha trascurato, e quindi perduto. Ma non sarà un incontro casuale, niente è dovuto. Servono forza, coraggio, visione, fantasia. Dobbiamo indicare un nostro New Deal alle persone e non può essere solo un messaggio di efficienza della politica, della burocrazia, dell'amministrazione. Non dobbiamo subire i temi degli altri: dobbiamo sconfiggere culturalmente e non solo numericamente la destra. Loro hanno rimpiazzato la politica con l'economia, cambiando drammaticamente il giudizio morale sulla disuguaglianza. Noi dobbiamo ripartire dalle persone. (Intervistadall'intervista di Marco Bucciantini, ''L'Unità'', 20 settembre 2013)
L'Unità 20/09/2013)
 
*Sul videomessaggio forse la vera domanda è: ma in quale altro Paese sarebbe potuto accadere? Sono passati 19 anni dalla prima cassetta di Berlusconi trasmessa a reti unificate. Era il 1994. Tom Hanks vinceva l'Oscar con la maschera di Forrest Gump, capolavoro che oggi viene trasmesso su cinema classic. E invece l'Italia è ancora qui, con una destra inchiodata al suo passato e prigioniera del suo collasso" [Sul voto della decadenza, ndr] "Un atto dovuto. I commissari hanno esaminato gli atti e ascoltato le ragioni del relatore. Poi si sono espressi. Per noi non era e non è una scorciatoia per liberarci da un avversario. È la difesa di un principio: l'uguaglianza di tutti dinanzi alla legge. Si tratta semplicemente di prendere atto dello status di un cittadino condannato in via definitiva da una sentenza della Cassazione. (Intervistadall'intervista di Marco Bucciantini, ''L'Unità'', 20 settembre 2013)
 
* "Vorrei un Pantheon aperto e pieno delle donne e degli uomini che partendo da culture e tradizioni diverse si sono battuti per emancipare la parte più debole delle loro società e del loro tempo. Si potrebbero citare tanti nomi, ne indico due. Quel sindacalista pugliese (Giuseppe Di Vittorio), che viaggiava fra i campi e seppe convincere i braccianti che non era un obbligo togliersi il cappello davanti al padrone. E il reverendo King, autore di quella profezia (...che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza). Cinquant'anni dopo, dallo stesso luogo nel cuore di Washington è stato un presidente di colore a ricordare quel discorso a dimostrazione che la forza della politica, a volte, sa valicare l'utopia del sogno". (Intervistadall'intervista di Marco Bucciantini, ''L'Unità'', 20 settembre 2013)
 
*Faccio parte di una generazione che ha rischiato di finire schiacciata tra fratelli maggiori poco generosi e fratelli minori molto ambiziosi. (Intervistadall'intervista di Alessandra Longo, ''La Repubblica'', 7 settembre 2013)
 
*C'è ora anche un bivio di fronte al quale bisogna scegliere, quello tra la giustizia del mercato e la giustizia sociale: il mercato fissa un prezzo per ogni cosa, ma è la politica che può portare a una società giusta, perseguendo valori e principi che non sono retaggio del passato ma risorse per il futuro. (L'Unità,citato in Simone Collini, ''L'Unità'', 6 settembre 2013)
 
*Senza la sinistra i suoi principi, i suoi valori, il Pd semplicemente non c'è. (L'Unità,citato in Simone Collini, ''L'Unità'', 6 settembre 2013)
 
*{{NDR|Su [[Joe R. Lansdale]]}} Un genio e il più grande scrittore contemporaneo. (da ''Politico'')
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==