Wu Ming: differenze tra le versioni

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*A te, Jan. Al tuo scannamento senza misericordia alcuna. Alla folla berciante che defeca ogni sorta di umori, tra cui lento avanza il carro che ti conduce verso il patibolo. Al vomito che sale in gola e alla febbre che arde le viscere. Alla Puttana Babilonese mentre annega il pazzo Davide che ha generato nel sangue suo e dei suoi fratelli. All'orrore incessante che ha inghiottito la nostra carne. All'oblio, che ha innalzato questa torre di morte oltre il cielo. Alla fine, una fine pietosa, efferata fine, una fine qualsiasi e ultima. Ho dimenticato. A te, Jan, fratello, malvagio, sanguinario, volto tumefatto che affronta l'odio e i colpi che giungono da ogni parte. A te, demonio cacato da innominabili anfratti, vesti lacere intrise di sangue, un grumo informe al posto di un occhio. A te, maiale da scotennare nel giorno di festa, mi nascondo e ti vedo chinare il capo sui ceppi, gridando ancora una volta l'insulto: LIBERTÀ (p. 142)
*Aveva qualcosa di terrificante nello sguardo: l'innocenza. (p. 207)
*Ieri ho domandato a un pargolo di cinque anni chi fosse Gesù. Sapete cosa ha risposto? Una statua. (p. 223235)
*È la consapevolezza che mi avevi dato: non libereremo mai i nostri spiriti, senza liberare i nostri corpi. (p. 237)
*Il segno non è intorno a te, non è nei muri, nei mattoni, nella calce, nei ciottoli, no, non troverai ciò che vai cercando. Il segno è la ricerca stessa, il segno sei tu che arranchi nel fango delle strade. (p. 237)