Grazia Deledda: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*«[[Adattamento|Adattarsi]] bisogna» disse Efix versandogli da bere. «Guarda tu l'[[acqua]]: perché dicono che è saggia? perché prende la forma del vaso ove la si versa.»<br />«Anche il [[vino]], mi pare!»<br />«Anche il vino, sì! Solo che il vino qualche volta spumeggia e scappa; l'acqua no.»<br />«Anche l'acqua, se è messa sul fuoco a bollire,» disse Natòlia. (cap. IV<!--, p. 82-->)
*«E perché [[nascita|nascere]]?»<br />«Oh bella, perché Dio vuole così!» (cap. IV<!--, p. 89-->)
*«E le mie padrone? Non s'accorgono?»<br />«Loro? Sono come i [[santi]] di legno nelle chiese. Guardano, ma non vedono: il male non esiste per loro.» (cap. V<!--, p. 103-->)
*[...] l'[[amore]] è quello che lega l'[[Uomo (genere)|uomo]] alla [[donna]], e il [[denaro]] quello che lega la donna all'uomo. (cap. VI<!--, p. 108-->)
*«Il [[rimedio]] è in noi» sentenziò la vecchia. «[[Cuore]], bisogna avere, null'altro...» (cap. VII<!--, p. 122-->)
*Un uomo libero è sempre adatto per una donna libera: basta ci sia l'amore. (cap. IX<!--, p. 143-->)
*E come i bambini ed i vecchi si mise a [[pianto|piangere]] senza sapere il perché, – di dolore ch'era gioia, di gioia ch'era dolore. (cap. IX<!--, p. 145-->)
*La [[vita]] passa e noi la lasciamo passare come l'acqua del fiume, e solo quando manca ci accorgiamo che manca. (cap. XII<!--, p. 179-->)
*Efix mangiava e raccontava, con parole incerte, velate di menzogna timida; ma quando ebbe gettato le briciole e il fondo del bicchiere sul pavimento, – poiché la [[terra]] vuole sempre la sua piccola parte del nutrimento dell'uomo, – si drizzò un po' sulla schiena e i suoi occhi si circondarono di rughe raggianti. (cap. XVI<!--, p. 236-->)
*«Siamo nati per soffrire come Lui; bisogna piangere e tacere...» disse con un soffio.<br />E questo fu il suo augurio. (cap. XVII<!--, p. 258-->)
 
===[[Explicit]]===