Fernand Braudel: differenze tra le versioni

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*Dieci secoli: uno spazio cronologico in cui "quasi tutta la storia della [[Francia]] starebbe comoda". Ora, "dopo dieci secoli, dall'oggi al domani, al primo colpo di sciabola arba, tutto crolla [...] per sempre; la lingua e il pensiero greci, gli schemi occidentali, tutto va in fumo; questi mille anni di storia è come se, localmente, non fossero mai esistiti. Non sono bastati all'Occidente per affondare la seppur minima radice in quel terreno orientale.
*Il numero, per [[Pitagora]] e per i suoi allievi, è in effetti la spiegazione del mondo, come il fuoco per [[Eraclito]].
*E il pensiero greco vola verso di noi, si reincarna ostinatamente, come le anime dei morti che il sacrificio di [[Ulisse]] riportava in vita. Si trova a Mileto, ai tempi dei grandi ioni; a [[Atene]], quando parla [[Socrate]]; a [[Alessandria d'Egitto]], prima di brillare a [[Siracusa]], con [[Archimede]]; sarà a [[Roma]], poiché la derisoria riduzione della Grecia a provincia romana (146 a.C.) si conclude con la conquista spirituale del vincitore; sarà un prezioso [[fiore]] di serra a Bisanzio, la seconda Roma; fiorirà di nuovo a [[Firenze]] di [[Lorenzo de' Medici]] e di [[Pico della Mirandola]]. E ancora oggi giunge fino a noi...
*Non è forse un'illusione credere che i grandi uomini tengano il destino nelle loro mani?
*Il dramma delle città greche è in parte quello delle città del Rinascimento italiano. Nessuna - nè Firenze, nè Venezia, nè Genova, nè Milano - ha saputo realizzare l'[[unità d'Italia]].