Giuseppe Signori: differenze tra le versioni

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* {{NDR|Su [[Zdeněk Zeman|Zeman]]}} Ci sono solo due cose che non tollera: che qualcuno passi la palla indietro o che vada verso la bandierina del calcio d'angolo. Guarda che la porta è dall'altra parte, ti segnala calmo.<ref name=zeman>Citato in Valentina De Salvo, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/10/21/io-zeman-che-signori.html Io e Zeman, che Signori]'', ''la Repubblica'', 21 ottobre 2000.</ref>
* {{NDR|Su [[Zdeněk Zeman|Zeman]]}} Per me è stato un po' maestro e un po' papà. Mi ha dato fiducia e consapevolezza dei miei mezzi, mi ha dato il ritmo e i tempi del gioco. Poi è uno che ti fa lavorare in maniera pazzesca: durante il primo ritiro non riuscivo neanche a salire le scale, alla sera. Ci faceva mangiare per tre o quattro giorni le patate, per depurarci, e in allenamento dovevi fare dieci chilometri, con l'ultimo che lui chiamava quello del carattere. Ma tutto questo lavoro aveva uno scopo e tu, da giocatore, lo capivi: molti teorizzano la sofferenza, per far crescere, ma con Zeman tutto questo aveva anche un obiettivo. Soffrivi e soffrivi, ma poi quando finalmente la squadra riusciva a giocare come lui insegnava, beh, allora, era un piacere. E ti divertivi. Il suo calcio è uno sballo, se fai la punta.<ref name=zeman/>
 
== Citazioni su Giuseppe Signori ==
* E' stato uno degli attaccanti più forti con cui abbia giocato, un compagno importante per me, sia dentro che fuori il rettangolo di gioco. ([[Pierluigi Casiraghi]])
 
== Note ==