Andrea De Carlo: differenze tra le versioni

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*È inutile che fai finta di essere così perfettamente candido verso il mondo, quando ti prendi tutto quello che vuoi come se ti fosse dovuto.
*E la gente accetta di adattare i propri [[desideri]], farseli snaturare e indirizzare su oggetti, su automobili e vestiti e apparecchi elettronici e giocattoli inutili che servono a far dimenticare cosa è diventato il [[mondo]].
* E questo è possibile perché la gente è costretta a vivere in luoghi dove non ha più il minimo controllo su quello che mangia e quello che si mette addosso, sullo spazio che occupa. Tutti sono in prestito tutto il tempo, devono comprare quello che gli serve e non gli basta mai, gli sembra di avere sempre bisogno di altro.
*La vita è uno schifo, ma è confortante come continua a migliorare man mano che vai avanti.
*Lo so come ti senti. È come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi. Ho passato tre quarti della mia vita chiuso fuori, finché ho capito che l'unico modo è romperlo. E se hai paura di farti male, prova a immaginarti di essere già vecchio e quasi morto, pieno di rimpianti.
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*Quasi tutto quello che viene prodotto dalle industrie serve solo a dare alla gente ragioni di spendere i soldi che guadagna con lavori che non farebbe mai se non dovesse guadagnare. I negozi sono pieni di accessori inutili e giocattoli che si rompono e vestiti che passano di moda, pure calamite messe sotto gli occhi di chi passa per tenere in movimento la macchina, fare entrare [[energia]] umana in circolo.
*[[Scrivere]] è un po' come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro, se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso.
 
 
==''Leielui''==
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*"Ma non esiste una qualità che non abbia un costo. Più bella e rara la qualità, più alto il costo". (pag. 248)
*"Non ho sensi di colpa" dice lei, con un breve sollievo che non compensa minimamente il resto. In realtà ne ha una moltiplicazione di sensi di colpa. Ne ha sempre avuti, fin da bambina, per tutte le cose che avrebbe dovuto o potuto o voluto fare, per come le ha fatte o non fatte; le sembra che i sensi di colpa siano tra i suoi compagni di viaggio più assidui, non si stancano mai di seguirla. (pag. 248)
*"E'È una cosa che fa in modo ricorrente: affacciarsi su mondi, uscire da mondi". (pag. 265)
*"Le famiglie "minuscoli teatrini in cui attori scadenti continuano a mettere in scena la stessa pessima rappresentazione, davanti a spettatori ammanettati alle loro sedie". (pag. 295-296)
*"E' una cosa che fa in modo ricorrente: affacciarsi su mondi, uscire da mondi" (pag. 265)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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===Opere===
{{Pedia|Due di due|''Due di due''|(1989)}}
{{Pedia|Leielui||(2010)}}
 
[[Categoria:Scrittori italiani|De Carlo]]