I diari della motocicletta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
tolgo citazione mal trascritta e senza indicazione del personaggio
Riga 2:
|dimensioneimmagine= 200
|immagine= Casa Che Alta Gracia3.JPG
|didascalia= La Norton 500 M18 di Alberto Granado ed [[Che Guevara|Ernesto "Che" Guevara]], meglio conosciuta come "La Poderosa", conservata nella Casa museo del "Che", Alta Gracia, Argentina
|titoloitaliano=I diari della motocicletta
|titolooriginale=Diarios de motocicleta
Riga 8:
|paese=Argentina/Cile/Perù/Usa/Germania/Gran Bretagna/Francia
|anno=2004
|genere=Drammaticodrammatico, biografico, avventura
|regista=[[Walter Salles]]
|soggetto=[[Che Guevara|Ernesto "Che" Guevara]] ''(diario)''; [[Alberto Granado]] ''(romanzo)''
|sceneggiatore=[[Jose Rivera]]
|attori=
* [[Gael García Bernal]]: [[ErnestoChe Guevara|Ernesto Guevara de la Serna]]
* [[Rodrigo De la Serna]]: Alberto Granado
* [[Mercedes Morán]]: Celia de la Serna
Riga 33:
 
==Frasi==
*Cara mamma, Buenos Aires è già lontana, almeno quanto la porca vita, il libri, gli esami l'università e le sue noiosissime lezioni. Davanti a noi si estende l'america latina, da adesso in poi siamo nelle mani dell Poderosa
*Il piano: percorrere 8000 km in 4 mesi. Metodo: l'improvvisazione. Obiettivo: esplorare il continente latino-americano fino ad ora conosciuto solo attraverso i libri. Veicolo: la poderosa; una Norton 500 del 39 che cade a pezzi. Pilota: Alberto Granado; il mio Alberto, Mial, amico di generosa corporatura, 29 anni, biochimico, autoproclamatosi "scienziato errante". Sogno del pilota: concludere il viaggio il giorno del suo 30o compleanno. Co-pilota: il sottoscritto. Ernesto Guevara De La Serna, el fuser. 23 anni, laureando in medicina, studi sulla lebbra, patito di rugby e occasionalmente asmatico. L'itinerario: prima verso Sud, da Buenos Aires alla Patagonia, e poi il Cile. Quindi a Nord, lungo le Ande, la colonna vertebrale del continente, fino a Macchu Picchu, e da lì al Lebbrosario di San Pablo. Destinazione finale: la penisola di Guaira, in Venezuela. Cose che ci accomunano: inquietudine, grandi ideali, e un insaziabile amore per i viaggi. ('''Ernesto''')
*Lo vedi quell'uomo seduto lì, Ernesto? Vuoi finire come lui? ('''Alberto''')
Line 42 ⟶ 41:
*Non è questo il racconto di gesta impressionanti. È il segmento di due vite raccontate nel momento in cui hanno percorso insieme un determinato tratto, con la stessa identità di aspirazioni e sogni. Forse la nostra vista non è mai stata panoramica, ma sempre fugace e non sempre adeguatamente informata, e i giudizi sono troppo netti. Forse. Ma quel vagare senza meta per la nostra maiuscola America, mi ha cambiato più di quanto credessi. Io, non sono più io, perlomeno non si tratta dello stesso io interiore. ('''Ernesto''')
 
== Dialoghi ==
*'''Alberto''': Guarda che sei ancora in tempo per venire a lavorare con me a Capo Blanco. Puoi venire dopo la laurea, ti aspetto. <br/> '''Ernesto''': Non lo so. Non lo so... Vedi Mial, nel tempo che abbiamo trascorso viaggiando... è cambiato qualcosa, qualcosa a cui dovrò pensare molto seriamente. C'è tanta ingiustizia.