Max Planck: differenze tra le versioni

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{{Premio|Nobel|la fisica '''(1918)'''}}
[[Immagine:Max_Planck_(Nobel_1918).jpg|thumb|right|Max Planck]]
'''Max Planck''' (1858 – 1947), fisico tedesco, premio Nobel per la fisica.
 
==Citazioni di Max Planck==
*La [[scienza]] non può svelare il mistero fondamentale della [[natura]]. E questo perché, in ultima analisi, noi stessi siamo parte dell'enigma che stiamo cercando di risolvere. (citato in K. Wilber, ''Quantum questions. Mystical Writings of the World's Great Physicists'', New Science Library 1985, p. 153)
*Non siamo autorizzati a supporre che esistano leggi [[Fisica|fisiche]], che siano esistite fino ad ora, o che continueranno ad esistere in forma analoga nel futuro. (da ''The Universe In The Light Of Modern Physics'' George Allen & Unwin Ltd., 1931)
*La scienza non può svelare il mistero fondamentale della natura. E questo perché, in ultima analisi, noi stessi siamo parte dell'enigma che stiamo cercando di risolvere. (citato in K. Wilber, ''Quantum questions. Mystical Writings of the World's Great Physicists'', New Science Library 1985, p. 153)
*Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari! (citato in T.S. Kuhn, ''The Structure of Scientific Revolutions'')
 
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*Il più grave [pericolo] che possa minacciare uno scienziato, e di cui non si può tacere: il pericolo che il materiale di cui si dispone invece di essere correttamente interpretato sia interpretato in modo partigiano o addirittura ignorato.
*La Chiesa, che per prima ha il compito di soddisfare questi bisogni [di conoscenza], oggi non può più contare, colla sua esigenza di assoluta dedizione ad una fede, gli animi dubbiosi. Perciò questi ricorrono spesso a [[idolatria|surrogati alquanto sospetti]] e si gettano con entusiasmo in braccio a qualcuno dei numerosi profeti annunciatori di nuovi sicuri messaggi di salvazione. Stupisce il vedere quante persone proprio delle classi colte siano in tal modo capitate nell'orbita di queste nuove religioni, che sfavillano in tutte le sfumature, dalla mistica più astrusa fino alla più crassa superstizione.
*Non il possesso della verità, ma la lotta vittoriosa per conquistarla fa la felicità dello [[scienziato]].
*[[Scienza e religioni|Scienza e religione]] non sono in contrasto, ma hanno bisogno una dell'altra per completarsi nella mente di un uomo che pensa seriamente.
*Solamente quando ci sentiamo sotto i piedi il saldo terreno dell'esperienza della vita reale ci è lecito darci senza timore ad una concezione del mondo fondata sulla fede in un'ordine razionale dell'universo.