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[[Image:EpicuroUmberto Eco 01.pngjpg|left|EpicuroUmberto Eco]]
<div style="font-size:18pt; text-align:right;">[[EpicuroUmberto Eco]] <small>(341 AC -1932 270/271 ACvivente)</small></div>
<div style="text-align:right;">FilosofoScrittore grecoe semiologo italiano.</div>
 
==Citazioni varie==
====Incipit della ''Lettera a Meneceo (sulla felicità)''====
*Emendarsi di continuo è pratica raccomandabile, a cui spesso mi attengo – ai limiti della schizofrenia. Ma ci sono casi in cui non si deve far mostra di avere cambiato idea solo per dimostrare che si è ''à la page''. Anche nel campo delle idee, non sempre la monogamia è necessariamente segno di un'assenza di libido. (''Sul simbolo'', in ''Sulla letteratura'')
*Il [[computer]] non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
*L'eroe è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco.
*L'opera d'arte è sempre una confessione.
*La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'[[Umorismo|umorismo]] ne è il sentimento.
*La creazione, anche se produce l'errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
*La filosofia è sempre una forma di alto dilettantismo, in cui qualcuno, per tanto che abbia letto, parla sempre di cose su cui non si è preparato abbastanza. (da ''Che cosa fanno oggi i filosofi?'')
*La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
*Le preoccupazioni della stampa europea non sono dovute a pietà e amore per l'Italia ma semplicemente al timore che l'Italia, come in un altro infausto passato, sia il laboratorio di esperimenti che potrebbero stendersi all'Europa intera. (da ''Provocare per vincere'', in ''MicroMega'' n. 4/2003, p. 59)
 
<div style="text-align:justifyright;"><span'''[ style="font-size:16pt;">M[[Umberto Eco|Continua...]] ]'''</spandiv>eneceo,
 
:Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
 
Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l'età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l'avvenire.</div>
 
{{NDR|Epicuro - ''Lettera sulla felicità (a Meneceo)'' - Stampa alternativa, trad. di Angelo Maria Pellegrino}}
 
===Aforismi===
*È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
*Chi non si turba trova serenità verso se stesso e verso gli altri.
*Meglio essere senza fortuna ma saggi che fortunati e stolti.
<div style="text-align:right;">'''[ [[Epicuro|Continua...]] ]'''</div>
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