Śiva: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni da testi dell'induismo: Mahānirvāṇa Tantra+1
Riga 49:
*Se avesse denaro non andrebbe nudo. Va a passeggio su un toro, non ha carrozza. Non si conosce la sua casta, non è né letterato né sapiente. Al suo seguito ha solo spiriti maligni. Ha del veleno nel collo. Confrontate le vostre collane con la ghirlanda di teschi che porta, i vostri unguenti di bellezza con la cenere dei roghi funerari di cui si cosprage il corpo. (''[[Śiva Purāṇa]]'')
*Sia lode al dio al cui aprirsi e chiudersi di ciglia l'universo sorge e si dissolve. (''[[Spandakārikā]]'')
*Signore di tutte le cose mobili e immobili, sempre Compassionevole e sempre Beato, il nettare la cui Misericordia abbonda come un grande oceano, la cui essenza è il puro Sattva Guna, Colui che è bianco come la canfora e come il fiore di gelsomino, l'Onnipresente Uno; Il cui vestito è lo spazio stesso, Signore dei poveri e l’amato Maestro di tutti gli yogi, la cui spirale di capelli ingarbugliati è bagnata con lo spruzzo di Ganga e (del suo nudo corpo) sono le ceneri l'unico ornamento, Colui che è senza passioni, dal collo inghirlandato con serpenti e teschi di uomini, il Signore dai tre occhi, Signore dei tre mondi, con una mano impugna il tridente e con l'altra dà benedizioni; facilmente appagato, la cui sostanza stessa è incondizionata conoscenza, Dispensatore di emancipazione eterna, il sempre-esistente, Senza paura, immutabile, Immacolato, L'uno senza difetto, il benefattore di tutti, e Dio di tutti gli Dei. (''[[Mahānirvāṇa Tantra]]'')
*Tu sei l'origine dei mondi, tu sei il Tempo, il loro distruttore. (''[[Mahābhārata]]'')
*Vive in luoghi sporchi come i forni crematori, suoi compagni sono i fantasmi e i demoni. Nudo come un pazzo, a volte ride a volte piange, si cosparge l'intero corpo di ceneri crematorie. Non fa il bagno regolarmente, e ha per ornamento una ghirlanda di teschi e ossa. Pertanto, solo nel nome è Śiva, il ben augurante, anzi, egli è la creatura più folle e nefasta. Così egli è molto caro ai pazzi lordi di ignoranza, e lui è il loro condottiero. (''[[Bhāgavata Purāṇa]]'')