Abhinavagupta: differenze tra le versioni

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====Capitolo XXXVII====
*Ciò che secondo i Veda è fonte di peccato, secondo questa nostra dottrina di sinistra, conduce invece speditamente alla perfezione. Tutto l’insegnamento vedico è infatti sotto il dominio di ''[[māyā]]''. (2013, 11b-12a)
*Il [[mantra]] è ciò che pensa e salva. Esso è rafforzato, nutrito dalla conoscenza (''vidyā'') la quale illumina le cose del conoscibile. La ''mudrā'' è un’immagine riflessa del mantra ed è nutrita dal ''maṇḍala''. Il termine ''maṇḍa'' implicito in maṇḍala designa infatti l’essenza, cioè Śiva stesso. (2013, 19b-21)
*''Il [[vino]] che infonde baldanza alle parole degli innamorati, che, senza ostacoli, nell’unione sessuale discaccia la paura, il vino dove volentieri risiedono (tutte) le divinità delle ruote, il vino qui ''{{NDR|nel Kashmir}}'' procaccia via via fruizioni e liberazioni.'' (2013, 44)
*''L’[[amore]], in effetto, rende ancora più saldi i vincoli (che ci legano all’esistenza). Distrutto questo legame fondamentale, la liberazione in questa stessa vita, secondo me, è cosa fatta.'' (2013, 57)