Conoscere sé stessi: differenze tra le versioni

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José Saramago
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*''Chi conosce gli altri è sapiente, | chi conosce sé stesso è illuminato''. ([[Laozi]])
*Chi si conosce bene, fa poco conto di se stesso né si compiace della lode degli uomini. (''[[Imitazione di Cristo]]'')
 
*Colui che conosce se stesso, conosce il Signore. (massima sufi)<ref>Citato in Armstrong, p. 194.</ref>
*Conoscere l'altro e se stessi – cento battaglie, senza rischi; non conoscere l'altro, e conoscere se stessi – a volte, vittoria; a volte, sconfitta; non conoscere l'altro, né se stessi – ogni battaglia è un rischio certo. ([[Sūnzǐ]])
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*''Conosci te stesso'' è un magnifico precetto, ma soltanto Dio può metterlo in pratica: chi altri può conoscere la propria essenza? ([[Voltaire]])
*Conosci te stesso non significa: Ossèrvati. Ossèrvati è la parola del serpente. Significa: Fàtti padrone delle tue azioni. Ma tu lo sei già, sei padrone delle tue azioni. Questa frase, pertanto, significa: Ignòrati! Distruggiti! Dunque una cosa cattiva. E solo chi si china profondamente ne ode anche il messaggio buono, che dice: "Per fare di te stesso quello che sei". ([[Franz Kafka]])
*Diciamo ai confusi, Conosci te stesso, come se conoscere se stessi non fosse la quinta e più difficile delle operazioni aritmetiche umane. ([[José Saramago]])
*Diventa ciò che sei, avendolo appreso. ([[Pindaro]])
*È necessario che l'uomo conosca Dio e se stesso. La conoscenza di Dio suppone quella di sé. Si deve cioè considerare e vedere chi è l'offeso e chi è l'offensore. Dalla considerazione e conoscenza del secondo aspetto scaturiscono grazia su grazia, visione su visione, luce su luce. ([[Angela da Foligno]])