Henri Bergson: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
RAHA68 (discussione | contributi)
'L'evoluzione creatrice''+1 e raggruppo
Riga 10:
*Le mie riflessioni mi hanno portato sempre più vicino al [[cattolicesimo]], nel quale vedo il completamento dell'[[ebraismo]]. Io mi sarei convertito, se non avessi visto prepararsi da diversi anni la formidabile ondata di antisemitismo, che va dilagando sul mondo. Ho voluto restare tra coloro che domani saranno dei perseguitati. Ma io spero che un prete cattolico vorrà venire a dire le preghiere alle mie esequie, se il cardinale arcivescovo di Parigi lo autorizzerà. Nel caso che questa autorizzazione non sia concessa, bisognerà chiamare un rabbino, ma senza nascondere a lui o ad altri la mia adesione morale al cattolicesimo, come pure il desiderio da me espresso di avere le preghiere di un prete cattolico.<ref>Dal testamento, 8 febbraio 1937; citato in Viotto 2008, p. 20.</ref>
*Le [[Opinione|opinioni]] alle quali teniamo di più sono quelle di cui più difficilmente potremmo rendere conto.<ref>Da ''Saggio sui dati immediati della coscienza''.</ref>
 
*Nell'[[animale]] l'invenzione non è mai altro che una variazione sullo stesso tema fisso usuale: chiuso nelle abitudini della specie, esso arriva, certo, ad allargarle con la sua iniziativa individuale, ma sfugge all'automatismo per un solo istante, esattamente il tempo di creare un nuovo automatismo, e le porte della sua prigione si richiudono appena aperte, dato che tirando la sua catena esso riesce soltanto ad allungarla.<br />Nell'uomo, la coscienza spezza la catena, solo nell'uomo essa si libera: fino a lui tutta la storia della vita era stata uno sforzo della coscienza per sollevare la materia, ed una compressione più o meno completa della coscienza da parte della materia che sulla prima ricadeva.<ref>Da ''L'evoluzione creatrice''; citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 2, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 883-884. ISBN 88-85944-12-4</ref>
*Pensa da uomo d'[[azione]] e agisci da uomo di [[pensiero]].<ref>Citato in Mario Grasso, ''Punti di vista'', FrancoAngeli, Milano, 2001, [http://books.google.it/books?id=08Td-bVxbTwC&pg=PA74 p. 74]. ISBN 88-464-3200-2</ref>
 
*Quel che si trova nell'effetto era già nella [[causa ed effetto|causa]].<ref>Da ''L'evoluzione creatrice''.</ref>
==''L'evoluzione creatrice''==
*Nell'[[animale]] l'invenzione non è mai altro che una variazione sullo stesso tema fisso usuale: chiuso nelle abitudini della specie, esso arriva, certo, ad allargarle con la sua iniziativa individuale, ma sfugge all'automatismo per un solo istante, esattamente il tempo di creare un nuovo automatismo, e le porte della sua prigione si richiudono appena aperte, dato che tirando la sua catena esso riesce soltanto ad allungarla.<br />Nell'uomo, la coscienza spezza la catena, solo nell'uomo essa si libera: fino a lui tutta la storia della vita era stata uno sforzo della coscienza per sollevare la materia, ed una compressione più o meno completa della coscienza da parte della materia che sulla prima ricadeva.<ref>Da ''L'evoluzione creatrice''; citatoCitato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 2, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 883-884. ISBN 88-85944-12-4</ref>
*Quel che si trova nell'effetto era già nella [[causa ed effetto|causa]].<ref>Da ''L'evoluzione creatrice''.</ref>
*Sarebbe assurdo rifiutare la [[coscienza]] ad un animale, perché non ha cervello, quanto dichiararlo incapace di nutrirsi perché non ha stomaco.
 
==[[Incipit]] di ''Il pensiero e il movente''==
Line 28 ⟶ 32:
 
==Bibliografia==
*Henri Bergson, ''L'evoluzione creatrice'', a cura di Marinella Acerra, BUR, 2012.
*[[Piero Viotto]], ''Grandi amicizie: i Maritain e i loro contemporanei'', Città Nuova, Roma, 2008.