Emanuele Severino: differenze tra le versioni

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'''Emanuele Severino''' (1929 – vivente), filosofo italiano.
*Da quando l'[[URSS]] non controlla più le spinte dal basso contro la ricchezza planetaria e alla loro testa si è posto l'[[Islam]], la sopravvivenza del mondo ricco è in pericolo. (da ''La Seconda Guerra Fredda'', ''Corriere della sera'', 17 agosto 2006, p. 1)
*È del tutto fuorviante condannare l'«Occidente» e il capitalismo per aver dominato e sfruttato il resto del mondo. I popoli non hanno morale. Se ne è mai visto uno sacrificarsi per un altro? Quando hanno potenza si impongono sui più deboli, come la natura riempie il vuoto. (da ''Due fedi, la stessa crisi'', ''Corriere della sera'', 26 febbraio 2006, p. 26)
*In quanto destino della necessità, la [[verità]] è l'apparire dell'esser sé dell'essente in quanto tale (ossia di ogni essente); e cioè l'apparire del suo non esser l'altro da sé, ossia dell'impossibilità del suo divenir l'altro da sé, ossia del suo essere eterno. L'apparire dell'essente è l'apparire della totalità degli enti che appaiono […] Le parti sono un molteplice. L'apparire di una parte è la relazione dell'apparire trascendentale a una parte di tale totalità […] Ciò significa che esiste una molteplicità di queste relazioni. In questo senso, molteplice non è solo il contenuto che appare, ma anche il suo apparire. (da ''Fondamento della contraddizione'', Adelphi, Milano 2005)