Hugo Cabret: differenze tra le versioni

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* Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno. ('''Hugo Cabret''')
* Subito dopo la morte di mio padre, venivo sempre quassù. Immaginavo che tutto il mondo fosse un enorme meccanismo. Le macchine non hanno mai dei pezzi in più, hanno sempre l'esatto numero che serve. Così ho pensato che se tutto il mondo era un'enorme macchina, io non potevo essere in più. Dovevo essere qui per qualche motivo, e questo deve valere anche per te. ('''Hugo Cabret''')
* Le macchine hanno un loro scopo, fanno quello che devono fare. Per questo quando vedo un meccanismo rotto sono triste, non può fare più quello che deve. Forse vale anche per le persone, se perdi il tuo scopo è come se fossi rotto…rotto... ('''Hugo Cabret''')
*Eravamo felici. Pensavamo che non sarebbe mai finita. E come poteva? Ma poi arrivò la guerra... e giovinezza e speranza finirono. Il mondo non aveva più tempo per trucchi magici e spettacoli cinematografici. ('''Georges Méliès''')
*Il lieto fine esiste solamente nei film. ('''Georges Méliès''')