Sessantotto: differenze tra le versioni
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*Per me è stato fondamentale non solo per i grandi avvenimenti storici che si sono susseguiti in quegli anni (dalla Primavera di Praga alla guerra in Vietman) ma per la musica e per il costume. Non nego che come tutte le rivoluzioni ci siano stati degli strascichi "pesanti". Ma è stata una fase fondamentale per la crescita civile, come ad esempio i diritti delle donne. ([[Caparezza]])
*Questi bravi giovanotti combattono le espressioni esterne del vivere borghese e non la sua condannabile ottusità. ([[Michele Valori]])
*Se c'è una generazione mediocre e fasulla, la peggiore sicuramente del dopoguerra, è quella del '68... Erano partiti per combattere un conformismo ripugnante e ne crearono subito uno ancor più soffocante. Perfino nel vestire. Se prima in università era d'obbligo la giacca e la cravatta poi lo divenne l'eskimo. E per chi non ci stava c'era la spranga... Facevano la rivoluzione
*Se il [[pensiero]] non è disciplinato non riusciamo più a far nulla e ci troveremo dinanzi solo i residui del '68, i residui della mentalità soggettivistica che confonde sincerità, spontaneità con la bontà e con il valore, che prende la festa in sé come motivo, come valore, non curandosi poi se la festa distrugge l'uomo. ([[Ersilio Tonini]])
*''Se non fu solo un mistificazione | quel Sessantotto tanti anni fa, | i balordi sono la ragione | critica di ogni società | e i disperati una nazione | che deve avere fede e pietà, | dove nessuno vale più un padrone | e anche il tempo lo sa''. ([[Nomadi]])
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