Morgan (cantante): differenze tra le versioni

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*Certo é che se uno è straordinariamente bravo, e molto attrezzato a livello culturale, può tranquillamente permettersi anche di stare dentro una major. Uno così può essere Morgan, che io stimo tantissimo, perché in Italia è uno dei pochi che sta facendo delle cose diverse, senza preoccuparsi di quanto succede all'esterno, puntando alla comunicazione e riuscendo a convincere tutti. Personalmente sono contento che Marco Castoldi stia facendo la musica che sta facendo, adesso, in Italia ([[Paolo Benvegnù]])<ref>intervista rockit.it 2004 http://www.rockit.it/intervista/396/paolo-benvegnu-firenze</ref>
*Come suono da raggiungere non ho un produttore che prediligo, mi piace il tipo di approccio che ha Morgan, molto "leggero"; sia lui che Manuel Agnelli, in direzione diversa, stanno facendo crescere la scena italiana, non mi stancherò mai di ringraziarli. ([[Paolo Benvegnù]])<ref>intervista succoacido.net 2005 http://www.succoacido.net/showarticle.asp?id=209</ref>
*Io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante [...](domanda: apprendiamo che hai seguito il pirata Morgan nel processo creativo che lo porterà a presentare il suo brano inedito, "La sera", a Sanremo. C'è voluto un bel coraggio?(!) Puoi anticiparci qualcosa sul contenuto della canzone? o forse prima dovrei chiederti: l'hai capita (l'ermetismo di Morgan è cosa nota a molti)?) Perché coraggio? Non mi ci vuole nessun coraggio semmai energia, io amo lavorare con Morgan perché si fanno cose belle, anche se a volte è esasperante. Del pezzo non ho voglia di svelare troppo. Dico solo che "La sera" parla della sera. È un pezzo musicalmente ricco e seducente, con un testo saporoso ed appassionato. Io i testi di Morgan li sento sempre profondamente, se vogliamo usare il termine: io "li capisco" eccome. Non li trovo ermetici, li trovo complessi e profondi. Probabilmente non lavorerei con lui da 10 anni se non mi fossi sentito vicino ai suoi testi oltre che alla musica. ([[Carlo Carcano]])<ref>intervista a unduetreblog 2010 http://web.archive.org/20100129092150/unduetreblog.wordpress.com/2010/01/27/carlo-carcano-si-racconta-su-123blog-morgan-marco-mengoni-e-la-musica/</ref>
*Il lavoro più articolato e lungo, vuoi per complessità e contingenze di vita, è stato "Da a ad A" di Morgan. Tutta la gestazione ha coperto il 2006 conludendosi nel 2007. Alle soglie di novembre. Ricordo che mi portai molto lavoro in USA, durante il primo lungo giro con gli Afterhours di spalla ai Twilight Singer. Scrivevo in furgone i pezzi di arrangiamento mancanti. A San Francisco spediì un pacco pieno di manoscritti. E appena tornato in Italia entrammo in studio. Molte cose Marco le rivedeva, in fondo è sempre stato lui a cambiare, tagliare, spostare le singoli parti nella griglia d'orchestra. Lo ha sempre fatto ad orecchio. Un orecchio formidabile. Però una parte della canzone "Da a ad A" e l'intera "Contro a me stesso" sono finite su disco come le avevo pensate in furgone. In ogni caso quando c'era da cambiare, potevamo anche passare 5 ore di notte su una scala cromatica di un oscuro terzo trombone. E una volta simulata la parte convincente su Reason (su computer) io ritrascrivevo su pentagramma. Ho ancora a casa spartiti con miliardi di mie correzioni ancora adesso a me incomprensibili. ([[Enrico Gabrielli]])<ref>intervista a radionation.it 15.6.2010 http://www.radionation.it/2010/06/15/intervista-esclusiva-a-enrico-gabrielli-via-mail/</ref>
*Perché le piacciono Tiziano Ferro e Morgan? "Sono artisti dal respiro internazionale. Ai giovani dico sempre: siate europei, non italiani. (…). Morgan (con cui ha suonato all'ultimo Festival Gaber di Viareggio) è amabile e geniale, non facilmente gestibile: ha una caratura a cui gli italiani non sono abituati". ([[Ivano Fossati]])<ref> Intervista La stampa 14.1.2010 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=219&ID_sezione=518&sezione=</ref>