Carlo Borgomeo: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*La mia tesi è che, dopo l'avvio della Cassa per il Mezzogiorno, impegnata in una straordinaria opera di ristrutturazione primaria, che aveva carattere di vera e propria emergenza, vi sono stati molti soldi, molti tentativi di spallate ed interventi "risolutivi", molte innovazioni negli strumenti, ma poche scelte politico-strategiche degne di questo nome e tutte sostanzialmente sbagliate compresa quella, potente ed affascinante, della grande industrializzazione di base, ispirata e governata da Saraceno. L'iniziativa è stata prevalentemente orientata ad assicurare risorse, a trasferire modelli, a spostare al Sud soggetti e processi di sviluppo, in una logica strettamente quantitativa e con una sostanziale sottovalutazione dei soggetti, delle potenzialità, delle esperienze meridionali, considerato di fatto marginali, comprese l'agricoltura" (pag. 8).
*Aver assunto la cultura del divario come riferimento nelle politiche per il Sud ha determinato, peraltro, un effetto sociale e politico particolarmente rilevante [...]. I gruppi dirigenti [...] per anni sono stati selezionati - più spesso cooptati - e si sono affermati in ragione della loro capacità di rappresentare i problemi, le debolezze, di denunciare con forza le situazioni di disagio, di rivendicare interventi e risorse dal centro, di "fare giustizia" e di rendere possibile lo sviluppo. [...] Diventano [così] irrilevanti i percorsi locali di sviluppo, i progetti piccoli ma realistici, la prassi della manutenzione, gli obiettivi intermedi. Anche fare rete a livello locale diventa sostanzialmente inutile perché quello che conta è la rete verticale, il rapporto con il centro, da piazzale Kennedy a via Boncompagni, da via Veneto a via XX Settembre; e poi, negli anni, anche "alla Regione" e a Bruxelles (pagg. 26-27).
 
==Bibliografia==