Gilbert Keith Chesterton: differenze tra le versioni
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*Forse mai dall'inizio del mondo vi è stata un'epoca che avesse meno diritto di usare la parola "progresso" dell'epoca attuale. (p. 26)
*"Progresso" è una parola sacra, che può essere usata propriamente solo da fervidi credenti in epoche di fede. (p. 27)
*Il noioso, con il suo brillante entusiasmo e la sua solenne felicità può, in un certo senso, essersi rivelato poetico. (p. 29)
*Sono gli dèi a non stancarsi dell'iterazione delle cose; per loro, il crepuscolo è sempre nuovo e l'ultima rosa è rossa come la prima. (p. 29)
*Imbucare una lettera e sposarsi sono tra le poche cose ancora assolutamente romantiche, perché per essere assolutamente romantica una cosa deve essere irrevocabile. (p. 31)
*Nell'istante in cui abbiamo una visione dell'universo, lo possediamo. (p. 32)
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*Il giramondo vive in un mondo più piccolo rispetto al contadino, respirando sempre un'aria locale. Londra è un luogo, paragonata a Chicago; Chicago è un luogo, paragonata a Timbuctù. Ma Timbuctù non è un luogo, perché almeno laggiù vivono uomini che la considerano l'universo e che respirano non un'aria locale, ma i venti del mondo. (p. 37)
*L'uomo sulla nave da crociera ha visto tutte le razze umane e pensa alle cose che dividono gli uomini: alimentazione, abbigliamento, decoro, anelli al naso come in Africa o alle orecchie come in Europa, vernice blu tra gli antichi e vernice rossa tra i britannici moderni. L'uomo nel campo di caboli non ha visto nulla, ma pensa alle cose che uniscono gli uomini: la fame, i figli, la bellezza delle donne, la promessa o la minaccia del cielo. (p. 37)
*È sicuramente inebriante sfrecciare per il mondo in automobile vedendo l'Arabia come un vortice di sabbia o la Cina come un lampo di risaie. Ma l'Arabia non è un vortice di sabbia e la Cina non è un lampo di risaie. Sono antiche civiltà con strane virtù sepolte come tesori.
*Il detto "la regola d'oro è che non esistono regole d'oro" può in realtà essere confutato semplicemente rovesciandolo. Il fatto che non esistano regole d'oro è già di per sé una regola d'oro. È anzi molto peggio di una regola d'oro: è una regola ferrea, un ostacolo al primo movimento dell'uomo. (p. 46)
*Quando vediamo davvero gli uomini per come sono, non li critichiamo ma li veneriamo; e a buon diritto. Poiché un mostro con occhi misteriosi e pollici miracolosi, con strani sogni in testa e un curioso affetto per un certo luogo o una certa creatura, è un tema splendido e spaventoso
*L'uomo che disse: "Beato colui che non si aspetta nulla, perché non verrà dluso", fa una lode alquanto inadeguata e addirittura fasulla. La verità è: "beato colui che non si aspetta nulla, perché verrà piacevolmente sorpreso". L'uomo che non si aspetta nulla vede le rose più rosse rispetto agli uomini comuni, l'erba più verde e il sole più abbagliante. Beato colui che non si aspetta nulla, perché possiederà le città e le montagne; beato il mite, perché erediterà la terra. (pp. 48-49)
*La cosa preziosa e adorabile ai nostri occhi è l'[[uomo]], il vecchio uomo combattivo, debole, dissoluto e rispettabile che beve birra e inventa credi. E le cose fondate su questa creatura rimangono in eterno; le cose fondate sulla fantasia del Superuomo sono morte con le civiltà morenti che da sole le hanno create. Quando Cristo in un momento simbolico fondò la Sua grande società, scelse come pietra angolare non il brillante Paolo né il mistico Giovanni, ma un arruffone, uno snob, un codardo, in una parola: un uomo
▲*La cosa preziosa e adorabile ai nostri occhi è l'[[uomo]], il vecchio uomo combattivo, debole, dissoluto e rispettabile che beve birra e inventa credi. E le cose fondate su questa creatura rimangono in eterno; le cose fondate sulla fantasia del Superuomo sono morte con le civiltà morenti che da sole le hanno create. Quando Cristo in un momento simbolico fondò la Sua grande società, scelse come pietra angolare non il brillante Paolo né il mistico Giovanni, ma un arruffone, uno snob, un codardo, in una parola: un uomo. E su questa pietra Egli ha costruito la Sua [[Chiesa]], su cui le porte dell'inferno non hanno avuto la meglio. Tutti gli imperi e tutti i regni hanno fallito a causa di questa perenne debolezza innata, ossia che furono fondati da uomini forti e su uomini forti. Ma quest'unica cosa, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole e per tale ragione è indistruttibile. Perché nessuna catena è più forte del suo anello più debole. (p. 50)
*Dovremmo interessarci al lato più oscuro e reale di un uomo, in cui risiedono non i vizi che mostra, ma le virtù che non può mostrare. (p. 53)
*La verità è che non vi è nulla per cui gli uomini siano disposti a compiere forzi erculei più delle cose di cui sanno di non essere degni. (p. 54)
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*Il forte non può essere coraggioso. Solo il debole può esserlo. (p. 66)
*Nel corso del nostro anno triste e razionale, sopravvive una sola festività tra le antiche e allegre ricorrenze un tempo diffuse in tutto il mondo. Il [[Natale]] continua a ricordarci le epoche, pagane o cristiane, in cui invece di poche persone che scrivevano poesie, ve ne erano molte che le recitavano. (p. 76-77)
*Bevi perché sei felice, ma mai perché sei triste. Non bere mai quando non farlo ti rende infelice, o sarai come il bevitore di gin dal volto tetro dei bassifondi; ma se bevi quando saresti felice anche senza bere sarai come l'allegro contadino italiano. Non bere mai perché ne hai bisogno, poiché questo è un atto razionale che ti porta dritto alla morte e all'inferno. Ma bevi perché non ne hai bisogno, poiché questo è un atto irrazionale e l'antica salute del mondo. (p. 82)
*La grande [[gioia]] non raccoglie boccioli di rosa finché può; i suoi occhi sono fissi sula rosa immortale descritta da Dante. La grande gioia ha in sé il senso dell'immortalità; lo splendore stesso della giovinezza sta nella sensazione di avere lo spazio necessario per distendere le gambe. (p. 85)
*Un uomo può avere un momento di estasi nel primo amore, o un momento di vittoria in battaglia. L'innamorato gode di quel momento ma, in realtà, non per amore di quel momento
*L'[[uomo]] non può amare le cose mortali. Può amare solo, per un istante, le cose immortali. (p. 86)
*Il culto del [[successo]] è l'unico di tutti i possibili culti di cui si possa dire che i suoi seguaci sono condannati a diventare schiavi e codardi. (p. 95)
*Quando il trionfo è il metro di giudizio di ogni cosa, gli uomini non sopravvivono mai abbastanza a lungo da trionfare. Finché la vita è piena di [[speranza]], la speranza è una mera lusinga o un cliché; è solo quando tutto è disperato che la speranza comincia a diventare vera forza. Come tutte le virtù cristiane, è tanto irragionevole quanto indispensabile. (p. 95)
*L'unico genere di [[semplicità]] che vale la pena preservare è la semplicità del cuore, la semplicità che accetta e gode. Se può esservi un ragionevole dubbio su quale sistema permetta di preservarla, non ve ne è alcuno sul fatto che un sistema della semplicità la distruggerebbe. Vi è più semplicità nell'uomo che mangia caviale per impulso che nell'uomo che mangia cereali per principio. (p. 110)
*Un buon romanzo ci svela la verità sull'eroe, ma un cattivo romanzo ci svela la verità sull'autore. (p. 157)
*L'uomo può essere definito un animale che fa dei dogmi. (p. 224 cap. XX)
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