V (personaggio): differenze tra le versioni

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{{personaggio
[[File:V for Vendetta mask - 20071024.jpg|thumb|La maschera di [[Guy Fawkes]] indossata da V]]
|medium = fumetti
|universo = Universo DC
|lingua originale = inglese
|paese = Gran Bretagna
|autore = [[Alan Moore]]
|autore nota =
|autore 2 = [[David Lloyd]]
|autore 2 nota =
|nome = V
|etichetta = Vertigo
|editore = DC Comics
|prima apparizione = ''Warrior'' #1
|prima apparizione nota =
|attore = [[Hugo Weaving]]
|attore nota =<br>versione cinematografica
|doppiatore italiano = [[Gabriele Lavia]]
|doppiatore italiano nota =<br>versione cinematografica
|immagine = V for Vendetta mask - 20071024.jpg
[[File:V|didascalia for= Vendetta mask - 20071024.jpg|thumb|La maschera di [[Guy Fawkes]] indossata da V]]
}}
'''V''', personaggio della graphic novel ''[[V for Vendetta]]'', ideata da [[Alan Moore]] e illustrata da [[David Lloyd]]. Nel film ''[[V per Vendetta]]'' il personaggio è stato interpretato da [[Hugo Weaving]].
 
== Citazioni di V ==
===''[[V for Vendetta]]''===
*Le offese della natura sciamano sempre più fitte su di lui e la fortuna, sorridendo del suo dannato impiccio, si palesò come la sgualdrina di un ribelle. Ma a nulla serve, poiché il coraggioso MacBeth ben si merita quel nome. Sfidando la fortuna con l'acciaio brandito, fumigante di giustizia sanguinosa, creatura del valore si aprì la strada, fino a raggiungere lo schiavo che mai gli strinse la mano né gli disse addio.<ref name=I>Cfr. [[William Shakespeare]], ''[[William Shakespeare#Macbeth|Macbeth]]'', atto I, scena II: «Lo spietato Macdonwald (che sembra fatto per esser ribelle perché son tante le scelleratezze che natura gli fa sciamare addosso) aveva ricevuto dei rinforzi di kerni e galloglassi provenienti dall'isole a occidente, e talmente arrideva la Fortuna alla dannata sua contestazione, che sembrava la ganza d'un ribelle. Ma non gli è valso nulla; ché Macbeth, il prode - e di tal titolo è ben degno - a spregio della sorte, spada in pugno, di cruenti massacri ancor fumante, quasi fosse il pupillo della Gloria, s'apre un varco nel mezzo della mischia fino a trovarsi quel ribaldo a fronte; né gli porse saluto né congedo finché non l'ebbe tutto dilaccato dall'ombelico in giù fino alle chiappe, infiggendone poi la testa mozza sui nostri spalti, alla vista di tutti».</ref>