La dottrina del fascismo: differenze tra le versioni

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Citazioni da ''La dottrina del fascismo'', voce in due parti redatta sull'"Enciclopedia Italiana" del 1932 ad opera di [[Giovanni Gentile]] e [[Benito Mussolini]]: <ref name=treccani>Cfr. [http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_%28Enciclopedia_Italiana%29/# ''Enciclopedia Italiana'' (1932) alla voce "Fascismo"].</ref>
 
==Citazioni==
*''Come ogni salda concezione politica, il [[fascismo]] è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, e dottrina che, sorgendo da un dato sistema di forze storiche, vi resta inserita e vi opera dal di dentro. Ha quindi una forma correlativa alle contingenze di luogo e di tempo, ma ha insieme un contenuto ideale che la eleva a formula di verità nella storia superiore del pensiero'' (I, 1).
*''Il fascismo non si intenderebbe in molti dei suoi atteggiamenti pratici, come organizzazione di partito, come sistema di educazione, come disciplina, se non si guardasse alla luce del suo modo generale di concepire la vita. Modo [[spiritualità|spiritualistico]]. Il mondo per il fascismo non è questo mondo materiale che appare alla superficie, in cui l'uomo è un individuo separato da tutti gli altri e per sé stante, ed è governato da una legge naturale, che istintivamente lo trae a vivere una vita di piacere egoistico e momentaneo. L'uomo del fascismo è individuo che è nazione e [[patria]], legge morale che stringe insieme individui e generazioni in una tradizione e in una missione'' (I, 2).