J. K. Rowling: differenze tra le versioni

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*Harry rimase in silenzio. Non era il momento di manifestare i dubbi che lo arrovellavano da mesi. Aveva fatto la sua scelta scavando la tomba per Dobby; aveva deciso di proseguire lungo il tortuoso, rischioso sentiero tracciato per lui da Albus Silente, di accettare che non gli fosse stato detto tutto ciò che avrebbe voluto sapere, ma di fidarsi e basta. Non nutriva alcun desiderio di dubitare ancora, non voleva sentir dire nulla che lo distogliesse dal suo scopo. Incrociò lo sguardo di Aberforth, straordinariamente simile a quello del fratello: gli occhi azzurri sembravano passare ai raggi X l'oggetto del loro esame, proprio allo stesso modo, e Harry pensò che Aberforth sapesse che cosa stava pensando e lo disprezzasse per questo.<br />«Il professor Silente teneva a Harry, ci teneva molto» mormorò Hermione.<br />«Ma davvero?» ribatté Aberforth. «È buffo: un sacco di persone a cui mio fratello teneva molto sono finite peggio che se le avesse lasciate in pace». (cap. 28, p. 519)
*Harry rifletté in fretta, mentre ancora la cicatrice bruciava e la sua testa minacciava di aprirsi di nuovo. Silente l'aveva avvertito di non parlare degli Horcrux con nessuno tranne Ron e Hermione. ''Segreti e bugie, ecco come siamo cresciuti, e Albus... aveva un talento naturale...'' Si stava trasformando in Silente, si teneva i segreti stretti al petto, aveva paura di fidarsi degli altri? Ma Silente si era fidato di Piton e a cos'aveva portato? A un assassinio sulla torre più alta... (cap. 29, p. 536)
*"Guar…Guar... da…da... mi" sussurrò {{NDR|Piton}}. Gli occhi verdi incontrarono i neri, ma dopo un attimo qualcosa nel profondo di questi ultimi svanì, lasciandoli fissi e vuoti. La mano che stringeva Harry crollò a terra e Piton non si mosse più.
*No. Sei un uomo molto più coraggioso di Igor Karkaroff. Sai, a volte credo che lo Smistamento avvenga troppo presto. (Silente a Piton: cap. 33)
*{{NDR|Dialogo tra Severus Piton e Albus Silente, Piton parla di Harry}}<br/>Silente aprì gli occhi. Piton era sconvolto.<br/>«L'hai tenuto in vita perché possa morire al momento giusto?»<br/>«Non esserne stupito Severus. Quanti uomini e donne hai visto morire?» <br/>«Di recente, solo quelli che non sono riuscito a salvare» rispose Piton. Si alzò. «Tu mi hai usato [...] Ho fatto la spia per te, ho mentito per te, ho corso rischi mortali per te. Credevo che servisse a proteggere il figlio di Lily Potter. Adesso mi dici che l'hai allevato come una bestia da macello…macello...»<br/> «Ma è commovente, Severus» osservò Silente, serio.«Ti sei affezionato al ragazzo, dopotutto?»<br/>«A ''lui''?» Urlò Piton «Expecto Patronum!»<br/> Dalla punta della sua bacchetta affiorò la cerva d'argento: atterrò sul pavimento dell'ufficio, fece un balzo e si tuffò fuori dalla finestra. Silente la guardò volar via e quando il suo bagliore argenteo svanì si rivolse a Piton, con gli occhi pieni di lacrime.<br/>«Dopo tutto questo tempo?»<br/>«Sempre» rispose Piton. (cap. 33)
*«Un momento!» fece Ron, brusco. «Abbiamo dimenticato qualcuno!»<br>«Chi?» chiese Hermione.<br>«Gli elfi domestici, saranno tutti giù in cucina, no?»<br>«Vuoi dire che dobbiamo farli combattere?» domandò Harry.<br>«No» rispose Ron, serio. «Dobbiamo farli andar via. Non vogliamo altri Dobby, no? Non possiamo chiedergli di morire per noi...»<br>Le zanne del Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra.<br>«Vi pare il momento?» gemette Harry debolmente. Ma quando non successe nulla, anzi Ron e Hermione si strinsero più forte e cominciarono a dondolare sul posto, alzò la voce. «Ehi! C'è una guerra là fuori!»<br>Ron e Hermione si separarono, ma rimasero abbracciati.<br>«Lo so, Harry» ribbattè Ron, con l'aria di chi è appena stato colpito da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?» (p. 575)
*Voleva essere fermato, portato indietro, a casa...<br />Ma ''era'' a casa. Hogwarts era la prima e la migliore casa che avesse conosciuto. Lui e Voldemort e Piton, i ragazzi abbandonati, avevano tutti trovato una casa lì... (cap. 34, p. 640)