Alexandre Dumas padre: differenze tra le versioni

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*— Se poteste vedere nel mio cuore allo scoperto, — disse d'Artagnan — vi leggereste tanta curiosità che avreste pietà di me, e tanto amore che dareste subito soddisfazione alla mia curiosità. Da coloro da cui si è amati non c'è nulla da temere. (cap. XI ''L'intrigo si aggroviglia'')
*L'[[amore]] è la più [[egoismo|egoistica]] di tutte le passioni. (cap. XII)
*— Milord, — esclamò [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|la regina]] — voi dimenticate che io non ho mia detto di amarvi.</br />— Ma nemmeno mi avete detto che non mi amavate, e veramente dirmi tali parole sarebbe, da parte della Maestà Vostra, un'ingratitudine troppo grande. Poiché, dove troverete, ditemi, un amore simile al mio, un amore che né il tempo, né la lontananza, né la disperazione possono spegnere; un amore che si accontenta di un nastro smarrito, di uno sguardo perduto, di una parola sfuggita? ('''[[George Villiers, I duca di Buckingham|Duca di Buckingham]]''' cap. XII)
*In piedi davanti al caminetto, c'era un uomo di media statura, di aspetto nobile e altero, con gli occhi penetranti, la fronte ampia, un volto smagrito e ancor più allungato dal pizzo e dai baffi. Benché quell'uomo avesse trentasei o trentasette anni appena, capelli, baffi e pizzo cominciavano a farsi grigi. Quell'uomo non aveva spada, ma sembrava, in tutto il resto, un uomo di guerra: i suoi stivali di pelle di bufalo leggermente coperti di polvere indicavano che nella giornata era stato a cavallo. Quell'uomo era [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Armand Jean Duplessis, cardinale di Richelieu]], non quale viene di solito rappresentato a noi, affranto come un vecchio, sofferente come un martire, il corpo piegato, la voce spenta, sepolto in una grande poltrona come in una tomba anticipata, vivo solo per il suo genio e capace ancora di sostenere la lotta con l'Europa soltanto per la forza del suo pensiero, diuturnamente applicato, ma quale egli era realmente in quel tempo, vale a dire destro e galante cavaliere, già debole nel corpo, ma sostenuto da quella potenza morale che ha fatto di lui uno degli uomini più straordinari che siano mai esistiti; quale egli era in quel tempo in cui si preparava, dopo aver validamente appoggiato il duca di Nevers nel ducato di Mantova, dopo aver preso Nimes, Castres e Uzès, a cacciare gli inglesi dall'isola di Ré, e ad assediare la Rochelle. (cap. XIV ''L'uomo di Meung'')
*D'Artagnan non poté fare a meno di pensare quanto fragili e sconosciuti siano i fili che talora regolano i detsini di un popolo e la vita degli uomini. (Dopo che il Duca di Buckingham decide di stabilire l'embargo e dichiarare guerra alla Francia soltanto per una questione d'amore. cap. XXI ''La contessa di Winter'')
*— Noialtri diciamo: fiero come uno [[Scozia|scozzese]], — mormorò Buckingham.</br />— E Noi. fiero come un [[Guascogna|guascone]], — disse di rimando D'Artagnan. — I guasconi sono gli scozzesi della Francia. (cap. XXI ''La contessa di Winter'')
*Milady sorrise di un sorriso strano.</br />— Così, voi mi amate? — disse.</br />— Ho forse bisogno di dirvelo? Non ve ne siete accorta?</br />— Oh, sì, ma come sapete, i cuori più fieri sono più difficili da conquistare.</br />— Oh, le difficoltà non mi sgomentano — disse d'Artagnan; — temo solo le cose impossibili.</br />— Non c'è nulla di impossibile, — disse Milady — per un vero amore. (cap. XXXVI ''Sogno di vendetta'')
*Non ci sono folli speranze se non per gli sciocchi, signore, e voi siete uomo di spirito. (''[[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Richelieu]]''; cap. XL ''Una visione terribile'')
*La [[vita]] è un rosario di piccole miserie, che il filosofo sgrana ridendo. Siate filosofi come me signori: mettevi a tavola e beviamo: l'avvenire non sembra mai così roseo, come quando lo si guarda attraverso un bicchiere di chambertin. (Athos; cap. XLVIII ''Affare di Famiglia'')