Gianni Cuperlo: differenze tra le versioni
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'''Gianni Cuperlo''' (3 Settembre 1961 – vivente), politico italiano.
* "Sono un uomo di sinistra e mi candido a guidare un partito perché ci sono un milione e settecentomila mila persone che vivono al di sotto della soglia di povertà. La politica fino ad ora ha operato con strategie errate ed è il momento in cui noi dobbiamo farcene carico" (Su La 7, Piazza Pulita, 23/09/2013)
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L’Unità 20/09/2013)
* "Sul videomessaggio forse la vera domanda è: ma in quale altro Paese sarebbe potuto accadere? Sono passati 19 anni dalla prima cassetta di Berlusconi trasmessa a reti unificate. Era il 1994. Tom Hanks vinceva l`Oscar con la maschera di Forrest Gump, capolavoro che oggi viene trasmesso su cinema classic. E invece l`Italia è ancora qui, con una destra inchiodata al suo passato e prigioniera del suo collasso" [Sul voto della decadenza, ndr] "Un atto dovuto. I commissari hanno esaminato gli atti e ascoltato le ragioni del relatore. Poi si sono espressi. Per noi non era e non è una scorciatoia per liberarci da un avversario. È la difesa di un principio: l`uguaglianza di tutti dinanzi alla legge. Si tratta semplicemente di prendere atto dello status di un cittadino condannato in via definitiva da una sentenza della Cassazione" (Intervista di Marco Bucciantini,L’Unità 20/09/2013)
* "Vorrei un Pantheon aperto e pieno delle donne e degli uomini che partendo da culture e tradizioni diverse si sono battuti per emancipare la parte più debole delle loro società e del loro tempo. Si potrebbero citare tanti nomi, ne indico due. Quel sindacalista pugliese (Giuseppe Di Vittorio), che viaggiava fra i campi e seppe convincere i braccianti che non era un obbligo togliersi il cappello davanti al padrone. E il reverendo King, autore di quella profezia (…che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza). Cinquant`anni dopo, dallo stesso luogo nel cuore di Washington è stato un presidente di colore a ricordare quel discorso a dimostrazione che la forza della politica, a volte, sa valicare l’utopia del sogno" (Intervista di Marco Bucciantini,L’Unità 20/09/2013)
* "Faccio parte di una generazione che ha rischiato di finire schiacciata tra fratelli maggiori poco generosi e fratelli minori molto ambiziosi" (Intervista di Alessandra Longo, La Repubblica, 7/09/2013)
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