John Stuart Mill: differenze tra le versioni

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==Citazioni di John Stuart Mill==
*Chiedetevi se siete [[felici]] e cesserete di esserlo. (da ''Autobiografia'')
*Dato per certo che una qualche pratica causa più dolore agli [[animale|animali]] di quanto piacere dia agli uomini, questa pratica è morale o immorale? E se gli esseri umani, esattamente nella misura in cui si liberano dai vincoli dell'egoismo, non risponderanno ad una sola voce «immorale», che la moralità del principio di utilità sia per sempre condannata. (citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 2, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 823-824)
*È meglio essere un uomo malcontento che un maiale soddisfatto, essere [[Socrate]] infelice piuttosto che un imbecille contento, e se l'imbecille e il maiale sono d'altro avviso ciò dipende dal fatto che vedono solo un lato della questione. (da ''L'Utilitarismo'')
*Il criterio [[utilitarismo|utilitaristico]] della buona condotta non è la felicità personale di chi agisce, ma la felicità di tutti gli interessati. Tra la felicità propria e quella degli altri, l'utilitarismo richiede che colui che agisce sia rigo­rosamente imparziale quanto disinteressato e benevolo spettatore. [...] Fare agli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a noi<ref>Cfr. [[Etica della reciprocità]].</ref> ed amare il prossimo come noi stessi costituisce la perfezione ideale della morale utilitaristica. (da ''L'Utilitarismo'', traduzione di Enrico Musacchio, Cappelli, Bologna, 1981, p. 68)
*Il senso del governo rappresentativo è che tutto il popolo o una numerosa parte di esso eserciti, tramite deputati periodicamente eletti, il potere di controllo ultimo che in ogni costituzione deve trovare il suo soggetto. Deve possedere tale potere nella sua pienezza. Deve essere padrone, a suo piacimento, di tutte le funzioni del governo. (da ''Considerazioni sul governo rappresentativo'', p. 82)
*La costante abitudine a correggere e a completare la propria [[opinione]] confrontandola con quelle degli altri, non solo non causa dubbi o esitazioni nel tradurla in pratica, ma anzi è l'unico fondamento stabile di una corretta fiducia in essa. Le nostre [[convinzione|convinzioni]] più giustificate non riposano su altra salvaguardia che un invito permanente a tutto il mondo a dimostrarle infondate. (citato in Giovanni Boniolo et alii, ''Filosofia della scienza'', a cura di Corrado Sinigaglia, Cortina, Milano 2002)
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==[[Incipit]] de ''La servitù delle donne''==
Io mi propongo in questo saggio, di spiegare colla maggior possibile chiarezza, le ragioni sulle quali si fonda una opinione, che io ho abbracciata fin da quanto si formavano le mie prime convinzioni sulle questioni sociali e politiche, e che ben lungi dal fiaccarsi e modificarsi colla riflessione e la esperienza della vita, non fece che ingagliardire viemmeglio con esse. Io credo che le relazioni sociali dei due sessi, che sottomettono l'un sesso all'altro in nome della legge, sono cattive in sé stesse, e costituiscono oggidì uno dei precipui ostacoli che si oppongono al progresso dell'umanità: io credo ch'esse debbono dar luogo ad una perfetta eguaglianza senza privilegio, né potere per l'un sesso, come senza incapacità per l'altro.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==